E' stata pubblicata la circolare del ministero dello Sviluppo Economico n. 10088 del 16 gennaio 2020 sulle nuove regole per l'accesso alle agevolazioni in favore della riqualificazione delle aree di crisi industriale. Le novità introdotte puntano, ad ampliare la platea di imprese potenzialmente beneficiarie, in particolare di piccola e media dimensione, anche attraverso un abbassamento della soglia minima di investimento e l'introduzione di procedure semplificate per l’accesso . Sono previste anche nuove tipologie di sostegno per la formazione dei lavoratori.Si tratta di finanziamenti a piccole e grandi imprese o anche in rete, per progetti di riqualificazione o installazione di nuove unità produttive con caratteritiche di innovazione in specifici settori come turismo, tutela ambientale , gestione del ciclo dei rifiuti, ecc.
A seguito della pubblicazione della circolare saranno riaperti i bandi e le procedure a sportello chiusi lo scorso 14 novembre 2019. Si procederà quindi alla pubblicazione dei nuovi bandi.
La circolare del 16 gennaio specifica tutti i dettagli sui settori agevolabili, le modalità di presentazione delle domande , i criteri di valutazione, e i limiti di ammissibilità delle spese e i tempi di erogazione delle agevolazioni.
In particolare i soggetti beneficiari possono essere sia società di capitali che cooperative che società consortili che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:
● essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
● essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
● si trovano in regime di contabilità ordinaria;
● non rientrano tra le società che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
● sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente e sono in regola con gli obblighi contributivi;
● non hanno effettuato nei due anni precedenti la presentazione della domanda una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento (requisito richiesto esclusivamente per gli aiuti a finalità regionale);
● non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel regolamento Gber;
● hanno restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero un ordine di recupero.
Possono essere ricompresi nel progetto :
- per non piu del 20% del totale anche progetti per l'innovazione dell'organizzazione, e
- per non piu del 10% progetti per la formazione del personale.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell'eventuale contributo diretto alla spesa, e del finanziamento agevolato alle condizioni ed entro i limiti previsti dalla normativa nazionale e delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento Gber.
Il decreto specifica inoltre che il finanziamento agevolato concedibile, fatto salvo il caso della eventuale partecipazione al capitale sociale, è compreso tra il 30% e il 50% degli investimenti ammissibili; ha una durata massima di 10 anni oltre un periodo di preammortamento, della durata massima di 3 anni, commisurato alla durata del programma. Il tasso agevolato di finanziamento è pari al 20% del tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni.
Il rimborso del finanziamento agevolato avverrà secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate
Le domande di agevolazione saranno esaminate sulla base di procedura valutativa con procedimento a sportello.
Si attende un nuovo procvvedimento sui termini per la presentazione delle richieste a valere sui territori delle aree di crisi industriale non complessa anche nei casi in cui l'intervento è disciplinato da apposito accordo di programma.