Con le dimissioni del ministro dell'Istruzione Fioramonti durante le vantanze natalizie e la decisione del Presidente del Consiglio di tornare alla suddivisione del MIUR in due dicasteri distinti : Ministero dell'Istruzione (Scuola primaria e secondaria) e Ministero dell'Università e della Ricerca, si preannuncia qualche difficolta e probabili ritardi dell'iter degli attesi concorsi per l'inserimento di nuovi docenti. Anche la trattativa per gli aumenti contrattuali agli insegnanti attende l'insediamento dei nuovi Ministri.
Per domani è prevista la discussione in CDM del decreto di suddivisione del Ministero e si dovra attendere anche la pubblicazione del decreto di nomina e al giuramento dei due nuovi ministri: sono stati designati Lucia Azzolina per l'Istruzione e Gaetano Manfredi , presidente dei Rettori, all'Università e Ricerca.
Ancora da mettere a punto anche il trasferimento degli uffici e la riorganizzazione dell'organico, posto che non sono stati previsti ulteriori fondi economici per questo.
Per quanto riguarda in particolare i concorsi il decreto scuola , convertito in legge a meta dicembre 2019, prevede :
- un concorso straordinario per la stabilizzazione di circa 24 mila precari e
- un concorso ordinario per l'assunzione di altrettanti nuovi docenti .
Il primo dovrebbe avere un iter piu semplice e potere essere svolto in tempo per immettere in ruolo gli insegnanti precari interessati già a settembre 2020.
Per il concorso ordinario invece la procedura è ancora agli inizi , manca l'autorizzazione del MEF e la predisposizione delle prove. Le assunzioni in questo caso partiranno comunque dall'anno scolastico 2021-2022
Inoltre l’insediamento ufficiale della nuova ministra è necessario per sbloccare la trattativa sul nuovo contratto di lavoro , per il quale i sindacati dei docenti della scuola si attendono gli aumenti a tre cifre promessi dal premier Conte mentre le risorse in manovra possono far fronte ad aumenti medi attorno agli 80 euro .
Per quanto riguarda invece l'altro dicastero "in fieri" il bando dell’Anvur sul nuovo ciclo di valutazione degli atenei è stato publicato pur in assenza del ministro incaricato e quindi l’assegnazione della quota del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) legata al merito, a partire dal 2021, avverrà con le nuove indicazioni dell'Agenzia di valutazione dell'Università.