E stato presentato a Roma nei giorni scorsi il rapporto sulle casse previdenziali private , caratterizzato da indici positivi. Aumentano infatti gli iscritti , e le donne in particolare , i pensionati attivi, i redditi, e le misure di welfare. In fine il patrimonio complessivo supera gli 87miliardi di euro.
Piu in dettaglio :
- gli iscritti alle Casse sono aumentati del 26% arrivando a 1milione e 650mila unità dei quali il 53% tra i 40 e i 60 anni di età.
- La maggior parte rientra nella fascia d’età tra i 40 e i 60 anni (circa il 53%) ma aumentano gli over 60. Le donne rappresentano il 40% del totale., ma fra le under 40 rappresentano il 53% . Putroppo si registra un grave squilibrio nei redditi , il cd. "Pay gap": le professioniste dichiarano in media 24mila euro annui mentre gli uomini è di 43 mila euro.
- I Pensionati attivi aumentati di più del 100%.
- Purtroppo, anche se i redditi aumentano (+3%), le donne continuano a subire il pay gap. Le libere professioniste dichiarano in media il 45% in meno dei loro colleghi uomini. La media dei redditi tra le donne è di circa 24 mila euro mentre quella tra gli uomini di 43 mila euro.
- I contributi versati nel 2018 ammontano a 10,3 miliardi di euro, con una aumento di ben il 91% in 14 anni. Anche le prestazioni sono salite del 45%, arrivando a 562.000 prestazioni (425.000 pensionati)
Nel corso della presentazione e' stata annunciata anche la firma di una convenzione tra Adepp (l’associazione delle Casse di previdenza dei liberi professionisti) e Cassa depositi e prestiti (IN ALLEGATO) per semplificare l'accesso al Fondo di garanzia del Mediocredito centrale per i professionisti
Con l'accordo quadro , ha affermato il presidente dell'ADEPP Oliveti , sara possibile per ogni Cassa, a fronte di una erogazione complessiva di 5 milioni di euro,dare garanzie per crediti ai propri iscritti fino all’80% se gestite dalle banche e al 90% se gestite dai Confidi». La garanzia dell’ente di previdenza - Cassa forense, ad esempio, ha già aderito - accrescerà il “rating” del professionista. L’obiettivo è che le banche concedano il finanziamento a tassi più vantaggiosi e in tempi ridotti anche per smantellare una delle barriere all’ingresso della professione. E' stato calcolato infatti che per avviare lo studio la spesa per un giovane professionista «si aggira tra i 40 e i 50mila euro».