Approvata per ora da un ramo del Parlamento, la Legge di bilancio 2020 è al vaglio in questi giorni alla Camera, e il voto finale è atteso per domenica 22.
Nel frattempo , si è in attesa che il testo definitivo venga approvato e reso noto, per ora ci si basa sul testo approvato dal Senato secondo il quae non è prevista la proroga della cedolare secca sui negozi. Si ricorda infatti che la Legge di bilancio 2019 (L. 145/2018) aveva introdotto la possibilità di optare per il regime della cedolare secca per le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento (per esempio usufrutto), che non locano l’immobile nell’esercizio di attività di impresa o di arti e professioni. Le unità immobiliari in oggetto, sono classificate nella categoria catastale C/1, (negozi e botteghe), di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze (anche se locate congiuntamente).
Per usufruire del beneficio per tutta la durata contrattuale, il contratto deve essere stipulato nel 2019. Quindi coloro che intendono beneficiare di questa agevolazione devono stipulare un contratto entro la fine dell'anno, fermo restando il successivo termine di 30 giorni per la registrazione del contratto stesso.
Attenzione va prestata al fatto che come chiarito dall'Agenzia delel Entrate la cedolare secca sui negozi è negata in caso di subentro in quanto l'evento non può essere assimilato alla stipula di un nuovo contratto di locazione. Si veda l'articolo Cedolare secca negozi: negata in caso di subentro in cui viene analizzata la risposta all'interpello 364 del 30 agosto 2019.
Quindi in teoria la cedolare secca sui negozi e botteghe, se non viene rinnovata, termina il 31 dicembre 2019.
Per completezza si segnala che la Legge di bilancio 2020 sembra aver salvato la cedolare secca al 10% per i contratti a canone concordato (si veda l'articolo Legge di bilancio 2020: cedolare secca al 10%)