La Legge di bilancio 2018 ha previsto, al fine di incentivare l'ammodernamento degli impianti calcistici, in regime di proprietà o di concessione amministrativa, in favore delle società appartenenti alla Lega di serie B, alla Lega Pro e alla Lega nazionale dilettanti che hanno beneficiato della mutualità, un contributo, sotto forma di credito d'imposta, nella misura del 12 per cento dell'ammontare degli interventi di ristrutturazione degli impianti medesimi, sino a un massimo di 25.000 euro.
In attuazione delle sopra richiamate disposizioni, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2018, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, sono stati definiti i criteri e le modalità per la concessione e la fruizione della sopra descritta misura agevolativa.
In particolare, l’articolo 7, comma 1, del citato DPCM del 28 marzo 2018, prevede che:
- il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell'operazione di versamento;
- l'ammontare del credito d'imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere l'importo concesso dall'Ufficio per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, pena lo scarto del modello F24. A tal fine, detto Ufficio trasmette all'Agenzia delle entrate i dati delle società ammesse a fruire dell'agevolazione e l'importo del credito concesso, nonché le eventuali variazioni e revoche.
Con la Risoluzione 95 del 20 novmbre 2019, l'Agenzia delle Entrate, per consentire l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta in argomento, ha istituito il seguente codice tributo:
- “6907” denominato “Credito d’imposta per l’ammodernamento degli impianti calcistici - art. 1, comma 352, lettera a), della legge 27 dicembre 2017, n. 205”.
In sede di compilazione del modello di pagamento F24, il codice tributo deve essere esposto nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”, ovvero nella colonna “importi a debito versati”, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento del credito fruito.
Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno di riconoscimento del credito d’imposta, nel formato “AAAA”