In un convegno tenutosi a Roma e organizzato dal CNDCEC con la partecipazione della direttrice generale INPS si è parlato di Immigrazione e lavoro . E' emerso che i commercialisti ( uno su quattro anche consulente del lavoro) hanno intenzione di chiedere al Ministero dell'interno l'autorizzazione ad operare come intermediari nella richiesta dei permessi di soggiorno .
Il consigliere nazionale Roberto Cunsolo ha affermato infatti che per una gestione razionale del lavoro è necessario ripartire dai flussi di entrata come porta di accesso principale per gli extracomunittari mentre nel 2019 questa procedura ha garantito solo 30mila permessi di lavoro di cui 18 mila stagionali e il resto per lo più rinnovi .
Anche il presidente dei Dottori Commercialisti Massimo Miani ha sottolineato che c'è un'esigenza forte di mano d'opera nelle aziende poco qualificata,e che i commercialisti possono dare una mano per sostenere un piano di accessi pianificato e controllato . Le cifre sono chiare:
- 114,611 arrivi irregolari nel 2017
- 22,518 nel 2018
- 9.944 nel 2019 .
Il consigliere Cunsolo ha spiegato ancora che gli stranieri non portano via posti di lavoro agli italiani in quanto il 74% di loro svolge lavori manuali per i quali la richiesta sarebbe ancora maggiore mentre il numero di ingressi regolari è inferiore alle necessità . Dai dati sull'occupazione risulta che «Nel biennio 2017-2018 c’è stato un aumento del numero di occupati italiani di circa 160mila unità nei 12 mesi (con un + 0,8 in percentuale) a fronte di un incremento di occupati extra Ue di 26.423 unità (+1,6%)».
In tema di lavoro autonomo invece per i commercialisti c'è bisogno di maggiore controllo da parte dei enti preposti in particolare sulla regolarita dei versamenti contributivi . Il permesso di soggiorno andrebbe collegato alla correttezza fiscale e contributiva piu che al livello di reddito .
La direttrice generale INPS delle Entrate, Maria Sandra Petrotta ha confermato che dai dati INPS emerge come gli imigrati non siano un costo ma una risorsa per la nostra economia. I loro versamenti sono già molto superiori alla prestazioni pensionistiche e assistenziali di cui godono , anche perche molti dopo alcuni anni di lavoro tornano al paese di origine.
Ha anche evidenziato la necessita di migliorare ancora il contrasto al caporalato, in quanto proprio gli stranieri sono tra le prime vittime del lavoro nero.