In arrivo lettere di compliance da parte dell'Agenzia delle Entrate ai contribuenti titolari di partita Iva per i quali sono emerse anomalie derivanti dal confronto tra:
- le fatture elettroniche emesse
- le operazioni transfrontaliere comunicate
- e le Comunicazioni liquidazioni periodiche IVA,
in particolare sono messe a disposizione del contribuente le informazioni dalle quali emerge che, relativamente al primo o secondo trimestre del 2019, risultano emesse fatture elettroniche o operazioni transfrontaliere comunicate tramite c.d. "esterometro", mentre non risulta pervenuta alcuna Comunicazione liquidazioni periodiche IVA (Lipe).
Lo ha disposto l'Agenzia con il Provvedimento del 29 ottobre 2019 n. 736758.
Le informazioni trasmesse ai contribuenti in questione sono:
- codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo della comunicazione, anno d’imposta e trimestre di riferimento;
- codice atto, da riportare nel modello di pagamento F24, in caso di versamenti collegati all’anomalia segnalata;
- modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata, resi disponibili all’interno del portale “Fatture e Corrispettivi”, nella sezione “Consultazione”, area “Fatture elettroniche e altri dati IVA”
- invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione, anche tramite il canale di assistenza CIVIS, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nei dati delle fatture in possesso dell’Agenzia delle entrate o intenda comunque fornire elementi in grado di giustificare la presunta anomalia.
L’Agenzia delle Entrate invierà la comunicazione, contenente tutte le informazioni agli indirizzi di Posta Elettronica Certificata dei contribuenti, la stessa comunicazione e le informazioni di dettaglio sono in ogni caso consultabili da parte del contribuente all’interno del portale “Fatture e Corrispettivi”, nella sezione “Consultazione”, area “Fatture elettroniche e altri dati IVA” dove saranno resi disponibili i seguenti dati:
- numero dei documenti trasmessi e ricevuti dal contribuente per il trimestre di riferimento;
-
dati di dettaglio dei documenti emessi e ricevuti:
- tipo fattura
- tipo documento
- numero fattura/documento
- data di emissione
- identificativo cliente/fornitore
- imponibile/importo
- aliquota IVA e imposta
- natura operazione
- esigibilità IVA
-
dati relativi al flusso di trasmissione:
- identificativo SdI/file
- data di invio e numero della posizione del documento all’interno del file
- data di consegna della fattura.
Come regolarizzare errori od omissioni
E' possibile regolarizzare e correggere gli eventuali errori od omissioni segnalati attraverso l'istituto del ravvedimento operoso, usufruendo così delle sanzioni light previste. Ravvedimento possibile anche se la violazione è stata già contestata o nel caso in cui siano in corso accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i contribuenti interessati abbiano avuto formale conoscenza.
Niente ravvedimento, invece, in caso di notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione sanzioni o, in generale, di accertamento o comunicazioni di irregolarità conseguenti ai controlli effettuati in base agli articoli 36-bis del Dpr n. 600/1973 e 54-bis del Dpr n. 633/1972, e degli esiti del controllo formale articolo 36-ter del Dpr n. 600/1973.