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FORFETTARI 2020: DUBBI SULL'ENTRATA IN VIGORE DELLE MODIFICHE

3 minuti, Redazione , 29/01/2020

Forfettari 2020: dubbi sull'entrata in vigore delle modifiche

Legge di bilancio 2020: molte novità per i forfettari. Dubbi sull'entrata in vigore delle nuove strette sul limite dei redditi di lavoro dipendente e assimilari e collaboratori

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I nuovi limiti e cause di esclusione dal regime forfetario sarebbero in vigore dal 2020. E' questo quanto indicato dalla Sottosegretaria al MEF Cecilia Guerra ad un convegno organizzato dall’ANC (Associazione Nazionale Commercialisti). Ma i dubbi sull'applicazione immediata delle nuove strette non mancano, infatti con un comunicato stampa di ieri 28 gennaio 2020 ANC e ADC (Associazione Dottori Commercialisti) hanno chiesto un intervento chiarificatore immediato dell'Agenzia delle Entrate. Si spera che le prime risposte arrivino già domani, nel corso di Telefisco, l'incontro organizzato dal Sole24 ore tra l'amministrazione e la stampa specializzata.

Ma vediamo nel dettaglio la questione:

La Legge di Bilancio 2020, com'è noto ormai, ha modificato il regime dei contribuenti forfettari. In particolare è stata prevista una stretta per il regime forfettario in quanto per accedere al regime, oltre al vincolo di ricavi/compensi fino a 65.000 euro è necessario il rispeto di due ulteriori requisiti:

  • non aver sostenuto spese superiori a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, collaboratori, dipedenti, ecc.
  • non aver percepito nell'anno precedente redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (..) eccedenti l'importo di 30.000 euro. Attenzione però al fatto che per espressa previsione normativa "la verifica di tale soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato".

Infine è stato previsto che il termine per l'accertamento è ridotto di un anno per i contribuenti che hanno un fatturato annuo costituito esclusivamente da fatture elettroniche.  Il forfettario viene quindi stimolato all'utilizzo della fattura elettronica senza pero' esservi obbligato.

I dubbi dei forfettari e degli operatori sono però rivolti a una domanda particolare: quando entrerà in vigore la stretta? Al fronte che ritiene che le modifiche siano in vigore al 1° gennaio 2020 ce n'è un altro che fa slittare la fuoriuscita al periodo d'imposta successivo a quello in cui si verifica la causa ostativa al regime. Questa seconda teoria è avvallata da due ragioni:

  1. lo Statuto dei contribuenti che prevede almeno 60 giorni tra l'approvazione di una modifica normativa e la sua applicazione (in questo caso dato che la Legge di bilancio è stata approvata a ridosso del 31 dicembre, i due mesi richiesti non sono pervenuti)
  2. la Circolare 9 del 10 aprile 2019 dell'Agenzia delle Entrate che recita "in considerazione della pubblicazione della Legge di bilancio 2019 nella Gazzetta Ufficiale 302 del 31 dicembre 2018 e in ossequio a quanto previsto dell'articolo 3, comma 2 della Legge 212 del 2000 (Statuto dei diritti del Contribuente) qualora alla predetta data il contribuente si trovasse in una delle condizioni tali da far scattare l'applicazione della cause ostativa in esame già a partire dal 2019, lo stesso potrà comunque applicare nell'anno 2019 il regime forfettario ma dovrà rimuovere la causa ostativa entro la fine del 2019". Per analogia la stessa cosa dovrebbe valere per il 2020, causando la fuoriuscita dal regime dal 2021 (a meno che non venga sanata la causa ostativa).

Con riferimento alla nuova causa di esclusione per coloro che hanno redditi di lavoro dipendente o assimilati superiori a 30.000 euro annui, la Sottosegretaria MEF Guerra ha escluso l’applicazione dei principi dello Statuto dei contribuenti, in quanto non si tratta di nuovi adempimenti.

Ora si resta in attesa di chiarimenti ufficiali.

Forfettari 2020: ecco cosa cambia
Introdotto un nuovo requisito Oltre al limite di ricavi inferiori a 65.000 euro, l'altro limite riguarda il non aver sostenuto spese superiori a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio (collaboratori, dipendenti,...)
Introdotta una nuova causa ostativa regime vietato anche per i soggetti che nell'anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente eccedenti l'importo di 30.000 euro. Ma la verifica di tale soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato
Accertamento Terrmini per l'accertamento ridotto di un anno nel caso di utilizzo esclusivo delle fatture elettroniche

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Antonella C. - 17/02/2020

Buonasera, mio marito ha aperto la Partita IVA il 01/10/2018 e nel 2019 ha potuto accedere al regime forfettario , ma dal 2020 gli hanno detto che esce da tale regime, avendo nel 2019 percepito oltre al reddito di libera professione (compensi percepito inferiori ai 65.000 Euro, pensione lorda per 29.500 Euro e premi arretrati per 1500 Euro dal vecchio datore di lavoro (AUSL) , rapporto cessato in data 30/09/2018. Con questi supererebbe i 30.000 Euro. Ma questi sono da considerare anche se il rapporto cessato?.

francesca - 15/01/2020

Buongiorno, riguardo al punto - non aver percepito nell'anno precedente redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (..) eccedenti l'importo di 30.000 euro. Attenzione però al fatto che per espressa previsione normativa "la verifica di tale soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato" avendo comunicato le dimissioni nel 2019 ma con effetto (per via dei gg di preavviso nel 2020), eccedendo di 30000€ il reddito..sono fuori dal forfettario?

Valentino - 13/01/2020

Buonasera, sono un professionista, dottore commercialista codice ateco 69.20.11 sezione M,in regime forfettario. Al contempo,sono amministratore e detengo partecipazioni in una srl (45 %), centro elaborazioni dati, codice attività 63.11.11. sezione J. Non detengo quindi un controllo ne diretto ne indiretto della srl, alla quale però fatturo, alla luce delle recenti novità, posso continuare a permanere nel regime forfettario? Le due attività di fatto appartengono a due categorie distinte e separate e non ho un controllo sulla srl.

Ciro - 13/01/2020

Buongiorno, Sono un professionista e nel 2019 avevo personale dipendente con costo superiore ad € 20.000. Nel 2020 non ho più spese di personale. Ricorrendo i presupposti in termini di ricavi previsti, inferiori al limite dei 65.000 euro, posso aderire per il 2020 al regime Forfetario?

Gianluca - 02/01/2020

Salve Se la soglia dei 30.000 da lavoro dipendente viene superata a seguito di pagamenti di arretrati per incarichi aggiuntivi temporanei svolti nel 2018 ma a causa della lentezza dell'amministrazione pubblica corrisposti 2019 come si configura tale situazione.

Marcello - 30/12/2019

Nel 2020 esco dal forfettario per reddito 2019 eccedente i 65000 euro; vorrei sapere se nel 2021 potrei rientrare nuovamente nel caso il mio reddito fosse inferiore ai 65000

alessandro salpietro - 30/12/2019

Buongiorno, relativamente alla possibilità di accedere al regime forfettario dopo il licenziamento da lavoratore dipendente (superiore a 30.000) , avrei un quesito: se perdo lavoro a febbraio 2020, posso aprire già nel 2020 la partita iva con regime forfettario?

peverini brunello - 17/12/2019

il limite dei 30.000,00 euro vale anche per il reddito da pensione?

Salvatore - 18/01/2020

al reddito da lavoro dipendente è assimilato quello da pensione: pertanto il limite vale anche per i pensionati che svolgano una attività autonoma con obbligo di fatturazione per le prestazioni.

Laura - 17/12/2019

Buongiorno, relativamente invece al limite dei 20.000,00 euro lordi per lavoro accessorio (collaboratori, dipendenti), nel caso in cui il limite sia superato, ma il rapporto con il lavoratore dipendente cessi nel corso del 2019, si potrà accedere nel 2020 al Regime Forfettario?

Fabio - 23/11/2019

Salve, la dicitura "Ma la verifica di tale soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato" relativamente alla soglia dei 30000 euro da lavoro dipendente significa che se il rapporto di lavoro si è concluso per licenziamento o dimissioni non viene considerata come clausola ostativa?

Luigia Lumia - 17/12/2019

Esatto, direi che è da intendersi proprio cosi. Se nel 2019 il rapporto di lavoro è cessato la causa ostativa è rimossa.

Stefano - 03/02/2020

Mia moglie si è licenziata il 17 Gennaio 2020 e ha aperto partita Iva il 22 Gennaio 2020. Nel 2019 superera di poco i 30mila € di reddito. Nel 2020 rientra o non rientra nel regime forfettario?

sonia - 10/02/2020

Salve, come sua moglie mi sono dimessa il 17 gennaio e aperto la p.iva il 20 gennaio. Sembra che non possa aderire al regime forfettario, ma non riesco ad averne la certezza (quasi tutti dicono dino, qualcuno sì...). Lei ha scoperto qualcosa? grazie

Stefano - 11/02/2020

Buongiorno, il commercialista al quale ci siamo affidati ha garantito che mia moglie rientra nel regime forfettario. Se ci saranno dei problemi ne risponderà lui.

sonia - 19/02/2020

buongiorno Stefano, scusi se ritorno sull'argomento, ma il 13 febbraio è uscita la circolare per cui, analogamente alla circolare 10/2016, le dimissioni devono essere date entro l'anno precedente. Quindi per 17 giorni né io né sua moglie rientriamo...Il suo commercialista è ancora fermo sulla sua posizione? Insisto su questo argomento perchè, onde evitare oltre il danno, la beffa, vorrei almeno sfruttare il regime ordinario per scaricare le fatture: sono ben poca cosa rispetto al risparmio della flat tax, ma almeno sono qualcosa...Grazie e buona giornata

Raffaele - 22/10/2019

Vi ringrazio per la vostra chiarezza, così rara

Luigia Lumia - 17/12/2019

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