Si torna a parlare di pensioni nelle misure alla studio per la nuova legge di bilancio. Rimandato al 21 ottobre il decreto fiscale collegato alla manovra 2020 e rinviata da ieri ad oggi la riunione del consiglio dei ministri per la messa a punto del Documento Programmatico da inviare a Bruxelles , spuntano nuove proposte dalla forze della maggioranza, sia per reperire risorse che per utilizzare in maniera equa le poche che ci sono . L'accordo non sembra facile. Vediamo le ultimissime novità che potrebbero entrare nella manovra :
- Una delle novità piu rilevanti di ieri riguarda in particolare le pensioni ed in particolare l'indicizzazione ovvero l'adeguamento degli assegni al crescere dell'inflazione che era stato parzialmente bloccato dal Governo gialloverde. Al termine di un incontro ieri 14 ottobre presso il Ministero dell'economia con i sindacati , CGIL CISL e UIL , è filtrata l'indiscrezione su un possibile ritorno alla rivalutazione piena per gli assegni di pensione di importo compreso tra 1500 e 2000 euro mensili .
- In tema di Quota 100 invece ancora posizioni lontane tra Italia viva che vorrebbe eliminarla , il PD che pensa all'introduzione di finestre di accesso piu lungo (ora sono 3 mesi per i privati e 6 per il pubblico impiego ), mentre m5S non intende toccarla affatto . L'alllungamento delle finestre potrebbe portare un rispamio di 500-600 milioni nella spesa prevista per il 2020.
- Sembra certa l'introduzione di un Fondo unico per aiuti alle famiglie che pero potrebbe trovare le risorse per l'atteso Assegno unico per i figli solo nel 2021.Nel 2020 sembra confermato solo la spesa per ridurre al minimo se non azzerare le rette per gli asili nido delle famiglie meno abbienti .
- Per il taglio al cuneo fiscale è stato trovato l'accordo di aumentare le risorse da 2,7 a 3 miliardi . Da segnalare pero la novità che il Movimento 5 Stelle vorrebbe farne beneficiare anche le imprese, mentre PD e Italia viva sono per destinare tutto al rispamio nel 2020 alle tasche dei lavoratori, rimandando un intervento ulteriore al 2021. Dal punto di vista tecnico l’ipotesi prevalente è la rimodulazione e ampliamento del bonus Renzi : gli 80 euro diventerebbero detrazioni fiscali per i redditi fino a 35mila euro, ampliando i lavoratori coinvolti dall’operazione “taglio del cuneo” a circa 4,5 milioni di persone . L'applicazione sarebbe progressiva cioè con detrazioni maggiori per chi a ha un reddito piu basso . In media, nel 2020, si dovrebbe trattare di circa 500 euro annui in busta paga che raddoppierebbero l’anno successivo, per il quale il Governo preventiva di spendere circa 5,5 miliardi.
- Infine sempre sulla base di quanto si riuscira a preperire con la lotta all'evasione e la spending review, resta da definire il problema della cancellazione o rimodulazione del superticket nella sanità. La proposta avanzata dal ministro della Salute Roberto Speranza è di abolire del tutto l'extra ticket di 10 euro sulle visite specialistiche e su questo si trova accordo il capo M5S Luigi Di Maio: l'ipotesi piu probabile è che l'intervento veda la luce a luglio 2020 .
La definizione delle misure è attesa per lunedi prossimo con il varo del decreto fiscale e della bozza del DDL bilancio 2020.