Il taglio al cuneo fiscale è uno dei punti forti del programma di Governo Conte 2 ed è stato uno dei pochi elementi descritti con qualche "numerino" nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza approvata dal Consiglio dei ministri. E' stato confermato anche nel DL fiscale licenziato la scorsa notte dal Governo , di cui si attende il testo integrale .
Come già anticipato, si tratta del taglio alle tasse sul lavoro dipendente, ma solo sulla parte a carico dei lavoratori. Oggi dai dati OCSE emerge che in Italia le tasse sulla retribuzione pesano per il 47,9% ( stipendio medio di un lavoratorie single senza figli) contro una media nei paesi industrializzati del 36,1% . Solo Belgio e Germania fanno peggio di noi con il 52,7e il 49,5%, mentre negli Stati uniti ci si ferma al 29,6%.
La riduzione del cuneo fiscale porta a una minore differenza tra lordo e netto in busta paga , con un innalzamento del potere di acquisto che dovrebbe innescare una spirale virtuosa di maggiori consumi e quindi di spinta all'economia . Vediamo piu in dettaglio:
I TEMPI e I COSTI del taglio del cuneo fiscale:
- la riduzione scatterà a partire da luglio 2020 con una spesa dedicata di circa 3 miliardi di euro
- continuerà con un raddoppio di risorse dedicate nel 2021. Serviranno circa 6 miliardi, ovvero lo 0,3% del PIL del paese.
La PLATEA a cui si indirizza la misura è quella dei redditi fino a 35 mila euro, , piu ampia di quella che fruisce del bonus Renzi ( che viene confermato).
Il taglio del cuneo fiscale dovrebbe realizzarsi come detrazione mensile spalmata su tutte le buste baga , a partire dal mese di luglio 2020, con un impatto che sale con l'importo dello stipendio, fino a 1500 euro annui, a regime. Nel 2020 si inizierebbe con un risparmio medio di 500 euro annui per ogni lavoratore .
La nota di aggiornamento al DEF non specifica le modalità di realizzazione e si attende ora per maggiori dettagli il testo del DDL di bilancio 2020 . Il comunicato stampa del Governo parla anche dell'avvio di " un percorso di diminuzione strutturale della pressione fiscale sul lavoro e di riforma complessiva del regime Irpef per tutti i lavoratori dipendenti".
Sempre in tema di lavoro ci sono altri punti importanti elencati nel DEF che dovranno trovare realizzazione nel prossimo triennio:
- la legge sul salario minimo su cui il Ministero dell'economia ha specificato sarà inserito in un quadro contrattuale , cioè collegato ai minimi previsti dai CCNL
- una legge per la parità di genere nelle retribuzioni
- un piano strategico di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali
- il sostegno alla regolazione della rappresentanza sindacale
- l'equo compenso per i lavoratori non dipendenti collaboratori e giovani professionisti
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lotta al lavoro sommerso e al caporalato .