E' stata firmata ieri a Roma la convenzione tra Inps, Confindustria, Cgil, Cisl, Uil , alla presenza del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, per la misurazione della rappresentanza delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori nelle aziende del sistema CONFINDUSTRIA
La novità consentira di misurare in maniera certificata quali siano i contratti firmati da sindacati veramente rappresentativi, fermando così il fenomeno del Dumping contrattuale ossia il proliferare di contratti stipulati in nome di organizzazioni minori che rappresentano numeri irrilevanti di lavoratori iscritti e propongono livelli salariali e diritti inadeguati. Per il CNEL , Consiglio nazionale per l'economia e il lavoro presso il quale è detenuto l'Archivio unico nazionale dei contratti collettivi di lavoro, sia nazionali sia decentrati, questi contratti "pirata" non sono meno dei due terzi degli 868 censiti.
La discussione sulla necessità di creare un meccanismo di misurazione della rappresentanza delle organizzazioni sindaali e datoriali dura da molti anni . Nel 2011 è stato sottoscritto un accordo interconfederale sulla rappresentanza,tra Confindustria, CGIL, CISL e UIL e nel 2013 è arrivato il Protocollo d’intesa sulla rappresentanza, del 31 maggio 2013, mentre il Testo Unico sulla rappresentanza è stato siglato il 10 gennaio 2014. Ora si è arrivati a formalizzare le linee guida per gestire tali accordi, con l'approvazione e il supporto operativo degli interlocutori istituzionali, Ministero, INL, INPS .
La convenzione tra Inps, Inl, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil prevede in particolare che il peso di ciascun sindacato sarà misurato sulla media tra il numero degli iscritti e i voti ottenuti alle elezioni delle Rsu.
Sulla base del Testo Unico sulla rappresentanza, saranno considerati validi ai fini della contrattazione collettiva nazionale solo quei contratti sottoscritti da organizzazioni sindacali che rappresentino almeno il 50 per cento più uno della media del dato associativo e del dato elettorale.
I contratti dovranno essere validati dal 50%+1 dei lavoratori e sarà istituita una commissione ad ohoc presieduta da un funzionario del Ministero del lavoro per certificare tale voto.
È fissata anche una soglia di rappresentatività del 5% che i sindacati devono raggiungere per essere convocati a negoziare i contratti nazionali, come avviene nel pubblico impiego.
La convenzione del 19 settembre 2019 , con durata triennale, affida ora all'Inps il compito di rilevare i dati degli iscritti ai sindacati per fornire il “dato associativo” e i dati relativi alle rappresentanze in azienda, il collaborazione con l'INL , ovvero il “dato elettorale”:
- entro il 15 marzo dell’anno successivo a quello della rilevazione, per ogni contratto nazionale sarà calcolata la media del dato associativo con quello elettorale,
- entro il 30 aprile sarà comunicata al presidente del comitato di gestione ai fini della pubblicizzazione.
- entro il 31 maggio l’Inps comunicherà al presidente il dato della rappresentanza per ogni singolo contratto e per ciascun sindacato.
- entro il 31 luglio i dati dovranno essere resi pubblici dalle parti sociali
Il costo dell'operazione è stato quantificato dall'INPS in 21mila euro per la realizzazione della piattaforma gestionale informatica e poi poco meno di 10mila euro annui per la gestione operativa, spese che saranno sostenute da Confindustria e sindacati.
Il prossimo passo è la convenzione anche tra INPS e le altre associazioni rappresentative dei datori di lavoro.