Mancano due settimane al termine per il versamento delle imposte sui redditi e non sembrano ridursi i dubbi sugli ISA nè tantomeno la richiesta di una loro applicazione facoltativa per il periodo d'imposta 2018 (si legga l'articolo ISA 2019:chiesta la disapplicazione al nuovo Ministro).
L'Agenzia delle Entrate dal canto suo, ha pubblicato due circolari di chiarimenti sugli ISA, di cui l'ultima è stata la Circolare 20/2019 del 10 settembre 2019. Una delle domande che è stata posta all'amministrazione finanziaria riguarda le modalità di funzionamento dell’indicatore “Incidenza dei costi residuali di gestione” che appare molto penalizzante in quanto nel calcolo sembra tener conto degli importi afferenti imposte e tasse.
Nella risposta l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che l'indicatore “Incidenza dei costi residuali di gestione” verifica che le voci di costo relative agli oneri diversi di gestione e alle altre componenti negative costituiscano una plausibile componente residuale di costo rispetto ai costi totali di gestione. Attenzione però: l’indicatore è calcolato come rapporto percentuale tra i costi residuali di gestione al netto di alcuni costi, tra i quali non compaiono quelli indicati nel campo 9 del rigo F23 “di cui oneri per imposte e tasse”, e i costi totali.
Al riguardo, è stato fatto presente in occasione di incontri con le associazioni di categoria e gli ordini professionali che l’informazione relativa al “di cui oneri per imposte e tasse” è stata richiesta nei modelli ISA 2019 al fine di tenere conto nelle successive evoluzioni degli ISA, una volta raccolto il dato, delle suddette componenti nel calcolo dell’indicatore in oggetto.
Tale modalità operativa, seguita per migliorare e perfezionare lo strumento di valutazione dell’affidabilità del contribuente, è del tutto assimilabile a quella seguita dall’Agenzia e dalla SOSE nel corso degli anni in cui sono stati applicati gli studi di settore; anche per questi ultimi, infatti, il miglioramento dello strumento è avvenuto attraverso la raccolta di ulteriori dati all’interno del modello per l’applicazione degli stessi studi che ne ha permesso l’elaborazione.