Le foto scattate dal fotografo al matrimonio possono essere considerate opere artistiche e scontare l'IVA al 10%? Risposta positiva quella della Corte di Giustizia Europea, emanata in una recente sentenza.
La disputa giunta poi alla Corte Europea, era partita da una società francese che aveva applicato l'aliquota IVA ridotta al 10% sulla cessione di ritratti fotografici e foto di matrimonio ritenendo che beneficiassero della riduzione grazie al loro carattere artistico. L'applicazione dell'aliquota agevolata non era invece piaciuta al fisco francese che aveva ripreso a tassazione le cessioni.
Nel caso di specie, si considera che una fotografia abbia carattere artistico solo ove esprima un evidente intento creativo da parte dell’autore e rivesta un interesse per qualsiasi tipo di pubblico; criteri precisati da una circolare applicativa della disciplina nazionale al fine di guidare la valutazione, caso per caso, dell’Amministrazione tributaria. La normativa interna dispone che alcune fotografie che immortalano eventi familiari come i matrimoni non hanno, in linea di principio, carattere artistico ma non esclude che tuttavia possano avere eccezionalmente tale carattere.
In particolare gli “scatti” devono si costituire un elemento concreto e specifico di “distinzione” ma non sono fissati criteri oggettivi che dicano se una determinata foto rientri o meno nell'ambito applicativo della creazione artistica. Come chiarito dalla Corte Europea "L’applicazione di tali criteri non consente, quindi, di identificare con precisione le fotografie aventi carattere artistico. Inoltre, una disciplina nazionale che circoscriva, sulla base di criteri di questo tipo, l’applicazione dell’aliquota Iva ridotta per le foto artistiche è idonea a ledere il principio di neutralità fiscale."
Data pertanto l'assenza di criteri oggettivi, chiari e precisi, in modo da evitare di ledere il principio di neutralità fiscale, le foto del matrimonio possono anch'esser rientrare tra opere a carattere artistico e come tali soggette a IVA agevolata.