Con un comunicato stampa del 31 luglio 2019 il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili ribadisce la sua contrarietà all'obbligatorietà degli ISA per le dichiarazioni 2019 (anno di imposta 2018) dopo le esternazioni rilasciate dal Ministro dell'Economia Giovanni Tria nel corso del question time alla Camera. In particolare, in tale sede, il ministro ha sostenuto che l'opzione di rendere facoltativi gli ISA sarebbe un boomerang in quanto avrebbe "un indesiderabile effetto di depenalizzazione proprio per i contribuenti più virtuosi e un altrettanto non desiderabile effetto premiante per i soggetti con minore affidabilità fiscale" in quanto i primi non beneficerebbero dei vantaggi previsti e i secondi non potrebbero essere individuati con i controlli generalizzati.
Continuano le richieste però del Presidente del CNDCEC Miani sottolineando che "Per il momento sappiamo solo che, a causa dei ritardi nella diffusione dei software e per una serie di sostanziali problemi applicativi, stanno generando grandi difficoltà a tutti i professionisti italiani. Per questo ribadiamo con forza la nostra richiesta di facoltatività per questo primo anno di loro applicazione. Ci rendiamo conto che questo potrebbe generare problemi di gettito, ma non ci pare più accettabile che questo problema ricada sistematicamente sulle nostre spalle. Come ricorda il Ministro abbiamo partecipato ai lavori delle Commissioni consultive sui nuovi indici di affidabilità fiscale. Ma, mi preme sottolinearlo, non alla costruzione materiale dello strumento. In ogni caso, tutto ciò prescinde dalla constatazione del fatto che gli Isa, alla prima prova sul campo, stanno generando problemi di innegabile rilevanza."
Come sempre, si resta in attesa di una soluzione definitiva.