Parte già la riscritture delle norme contenute nel Decreto Crescita (DL 34/2019). Infatti, l'articolo 10 del decreto, con l'obiettivo di incentivare la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e di prevenzione del rischio sismico, ha introdotto la possibilità per il soggetto che sostiene le spese di ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l'intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Tale contributo è recuperato dal fornitore sotto forma di credito d'imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l'applicazione dei limiti di compensabilità.
Il problema però, come evidenziato dalle associazioni delle PMI del settore è che questo meccanismo favorisce le imprese di maggiori dimensioni che hanno maggiore capacità fiscale, storcendo così il mercato. Infatti i piccoli fornitori, fanno fatica con questo genere di meccanismi a trovare un vantaggio nel breve periodo. Come si legge nel Sole 24 ore del 27.07.2019 (pag, 17), da queste difficoltà arriva la stesura di un Disegno di legge che dovrebbe proprio modificare l'articolo 10 prevedendo:
- compensazione anticipata dei crediti d'imposta; superando così la criticità dei 5 anni
- possibilità di chiedere a rimborso il credito spettante, dopo un periodo di 3 mesi, in caso di incapienza fiscale.
Nelle prossime settimane, il testo sarà allo studio delle commissioni parlamentari.