E' stato trovato ieri in extremis l'accordo sul Decreto Sblocca cantieri , atteso in aula al Senato per oggi per la conversione in legge, dopo contrastati lavori nelle Commissioni . Il penultimo giorno utile per la presentazione degli emendamenti la Lega aveva presentato un emendamento pesantissimo che ribaltava tutto il lavoro fatto proponendo la sospensione completa per due anni del Codice degli appalti del 2016. L'accordo prevede comunque la sospensione delle linee Guida dell'ANAC e di fatto la riforma del Codice degli appalti diventa ancora piu ampia.
Il testo ufficiale di quest'ultima modifica non è ancora disponibile in quanto viene depositato stamattina , ma i punti principali che dovrebbero trovare posto nel nuovo testo della legge sono :
- conferma del limite massimo di subappalti al 40% del totale dei lavori fino al 2020
- applicazione del Regolamento generale attuativo del codice, basato sui decreti ministeriali, che supera le linee guida ANAC
- Stop all'obbligo di centralizzazione delle gare da parte dei Comuni, sempre fino al 2020
- stop all'obbligo di far valutare le offerte a commissari indipendenti
- ritorno all'appalto integrato sulla base del progetto definitivo ma senza bisogno di presentazione del progetto esecutivo . La regola vale anche per lavori di manutenzione, purche non riguardino parti strutturali e impianti
- ripristino del Collegio esecutivo tecnico di tre esperti nominati dalle parti per la gestione delle controversie
- conferma della pocedura dell'affidamento diretto ibrido per i lavori fino a 150.000 euro ( valutazione di tre offerte)
- gare negoziate con procedure semplificate per appalti fino a 1 milione di euro
- stop alla procedura del massimo ribasso per lavori fino a 5,5 milioni di euro (introdotta con il Decreto): le PA in ciascuna gara potranno decidere di valutare anche altri aspetti.
- ammorbidita la norma sull'esclusione di imprese accusate di irregolarità fiscali o contributive non accertate definitivamente ( saranno prese in considerazione solo quelle gravi e commesse in atti amministrativi esecutivi)
- esclusione dagli appalti pubblici di imprese colpevoli di irregolarità nella gestione di subappalti, se accertate in via definitiva .
Il primo giudizio da parte degli Idustriali per bocca del presidente Boccia è stato positivo, soprattutto per il fatto che vengano sbloccati i lavori parlamentari e si arrivi alla promulgazione definitiva delle norme che dovrebbero rendere piu snelle e veloci le procedure .
Molto critici finora invece i sindacati e lo stesso presidente Anac Cantone, che giudicano pericoloso l'allentamento dei controlli previsti dal Codice degli Appalti perche norme meno rigorose rischiano di lasciare spazio a infiltrazioni delle criminalità nella pubblica amministrazione e di schiacciare gli spazi delle piccole imprese , esponendo i lavoratori a fenomeni di dumping contrattuale e a maggiori rischi per la sicurezza.