Per il Riscatto della laurea, il decreto 4 2019 su Quota 100 e pensioni, ha previsto una agevolazione molto conveniente, riservata pero a chi ha gli anni di studio situati dopo il 1995, ossia nel periodo in cui è attivo il sistema di calcolo delle pensioni interamente contributivo .
La nuova norma prevede il pagamento "a forfait" per ogni anno di studio di 5240 euro (per chi fa richiesta nel 2019). L'importo è molto basso rispetto al sistema ordinario di calcolo per il riscatto , basato sulla retribuzione dell'anno precedente la richiesta). Per questo motivo l'apporto che viene dal montante contributivo di questi periodi è abbastanza ridotto .
Sia dalla Fondazione Studi dei consulenti del lavoro che dal Sole 24 Ore (si veda il video gratuito del dott. A. Orlando sul tema) viene però una interpretazione che amplia l'applicazione della nuova norma anche a chi abbia svolto gli studi prima del 1996 purche rientri nei requisiti previsti dalla legge Dini, che sono:
- meno di 18 anni versati prima del 31.12.1995
- almeno 15 anni di contributi versati complessivamente al momento della richiesta di riscatto
- almeno 5 anni nel periodo contributivo, post 1995
Il lavoratore interessato dovrebbe dunque optare per il metodo contributivo, notoriamente molto meno generoso dal punto di vista dell'importo dell'assegno pensionistico .
La categoria per la quale questa scelta è particolarmente conveniente è quella delle lavoratrici con i requisiti per l'anticipo pensionistico OPZIONE DONNA , in quanto questo sistema prevede comunque la conversione dell' metodo contributivo.
L'interpretazione si basa su una nota al testo del decreto presente in una scheda di approfondimento dei Servizi Parlamentari . La circolare sul riscatto agevolato della laurea, emanata prima della conversione in legge del decreto , non ne parla esplicitamente . Si deve attendere quindi un chiarimento dall'INPS per avere la certezza dell'applicabilità.