Le tre sigle Cgil Cisl Uil denunciano lo stallo dei negoziati per il rinnovo del contratto scaduto da 72 mesi nel comparto dei servizi privati in appalto e annunciano uno sciopero che contesta anche le novità del Decreto sblocca cantieri attualmente in fase di conversione in legge .
Il settore delle pulizie, servizi integrati, multiservizi, che conta oltre 600mila addetti e muove un mercato di oltre 135 miliardi di euro, è particolarmente esposto al dumping contrattuale e alle logiche del massimo ribasso . L'ultimo contratto Confcommercio è stato firmato nel 2011 con scadenza 2013, cosi come quelle delle imrpese industriali e Coop (vedi allegati) - La tabella con i minimi retributivi aggiornati risale al 2013.
Gli addetti incroceranno dunque le braccia il prossimo 31 maggio 2019. Lo sciopero sarà sostenuto con una manifestazione a Roma in piazza Bocca della Verità. #ContrattoAdesso è l’hashtag della protesta.
In un comunicato congiunto diffuso sui luoghi di lavoro le tre sigle sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti ricordano le proposte già messe in campo per il rinnovo del contratto nazionale che deve prevedere "un salario dignitoso, diritti e tutele contro la precarietà e lo sfruttamento e regole certe, trasparenza, legalità".
Inoltre puntano il dito contro il decreto “sblocca cantieri”, che ripristina il massimo ribasso per l’aggiudicazione e allarga il ricorso al subappalto senza indicazione dei subappaltatori. Si temono ripercussioni drastiche sui lavoratori che rischiano da un lato un livellamento delle retribuzioni, aumento degli orari di lavoro e rischi per la sicurezza e salute sul lavoro sugli orari di lavoro; dall’altra, per effetto dell’allentamento dei controlli sui subappalti, "rischiano di diventare un ingranaggio di un sistema criminale".