La legge di bilancio 2019 ha previsto un credito d’imposta per le erogazioni liberali effettuate per particolari interventi su edifici e terreni pubblici. L'Agenzia delle Entrate ha fornito i dovuti chiarimenti nella recente Circolare 8/E/2019. In particolare, spetta un credito d’imposta al 65% delle erogazioni liberali effettuate
- in denaro
- nei periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2018,
- per interventi su edifici e terreni pubblici, sulla base di progetti presentati dagli enti proprietari, ai fini della bonifica ambientale, compresa la rimozione dell’amianto dagli edifici, della prevenzione e del risanamento del dissesto idrogeologico, della realizzazione o della ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e del recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.
- da persone fisiche, enti non commerciali e titolari di reddito d’impresa (sia soggetti passivi IRPEF che IRES).
Attenzione va prestata al fatto che alle persone fisiche e agli enti non commerciali il credito d’imposta è riconosciuto nei limiti del 20% del reddito imponibile, mentre ai soggetti titolari di reddito d’impresa il credito d’imposta in argomento è riconosciuto nei limiti del 10 per mille dei ricavi annui.
Il credito d’imposta in esame:
- è ripartito in tre quote annuali di pari importo;
- per i soggetti titolari di reddito d'impresa è utilizzabile tramite compensazione e, in ogni caso, non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell'IRAP;
- non è sottoposto ai limiti all’utilizzo in compensazione di 700 mila euro e a quello annuale di 250 mila euro.
La norma rinvia poi ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per le disposizioni attuative.