Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 marzo 2019 n. 73 il decreto MISE che regola l'accesso ad erogazioni liberali tramite il credito del telefono. Il decreto è allegato a questo articolo.
In particolare, il decreto MISE 5.2.2019 disciplina le modalità e i requisiti di accesso e fruizione delle erogazioni liberali effettuate tramite credito telefonico destinate
- alle organizzazioni senza scopo di lucro di natura privata di cui all'art.10 del D.Lgs 460/97 e successive modificazioni,
- alle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui all'art.7 Legge 383/2000
- alle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all'art. 10, comma 1, lettera a), del D. Lgs 460/97.
Le erogazioni liberali possono essere effettuate da un fornitore di reti o servizi di comunicazione elettronica, in aggiunta ai servizi di comunicazione elettronica, per conto di un proprio utente e tramite l'utilizzo del credito telefonico dell'utente stesso. Le erogazioni liberali possono essere effettuate anche in modo periodico o ricorrente, con riferimento sia ad una specifica campagna di raccolta fondi, sia in genere alle attivita' istituzionali delle organizzazioni. I fornitori di reti o servizi di comunicazione elettronica non hanno l'obbligo di aderire alle iniziative di raccolta fondi ma, qualora decidano di aderirvi, sono tenuti al rispetto del presente decreto, del piano nazionale di numerazione e del Codice di autoregolamentazione approvato dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, valutando le richieste nel rispetto dei principi di trasparenza e non discriminazione.
Dal punto di vista fiscale, l'articolo 4 del DM prevede che tali erogazioni liberali:
- siano escluse dal campo di applicazione dell'IVA
- non siano deducibili nè detraibili ai fini delle imposte sui redditi.
Infine, si precisa che per espressa previsione normativa le numerazioni definite dal PNN (*) per la raccolta fondi, non possono essere utilizzate per sostenere iniziative promosse da organizzazioni che siano anche
- associazioni consumeristiche,
- partiti politici,
- movimenti di opinione,
- organizzazioni sindacali,
- associazioni di categoria,
- promuovere iniziative a sostegno di persone fisiche.
(*) Piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni e disciplina attuativa.