L' inail ha pubblicato una scheda a cura del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Istituto in cui si fa il punto sulle infezioni trasmesse da vettori, note come "zoonosi vettore trasmesse", e sui pericoli per chi lavora all’aria aperta, com agricoltori, forestali, guardia parchi e giardinieri, ma anche allevatori, veterinari e addetti ai maneggi. Questi lavoratori hanno in comune quello di operare in ambienti outdoor e per loro i datori di lavoro hanno il dovere di efffettuare una specifica valutazione dei rischi
Le infezioni trasmesse dagli insetti ( artropodi) all’uomo, sono definite tecnicamente zoonosi vettore trasmesse, rappresentano un problema importante all’interno della sanità pubblica. Negli ultimi anni sono progressivamente aumentati in Europa e nel nostro Paese i casi importati e autoctoni di patologie virali di origine tropicale, dovuti sia ai cambiamenti climatici che ad altri fattori naturali e antropici, come le migrazioni, le modifiche ambientali, l’espandersi dell’agricoltura intensiva, l’incremento dei viaggi e del commercio di animali.
A questo riguardo, la scheda suggerisce un approccio di tipo multidisciplinare ed integrato, qualificato scientificamente con l’espressione “One Health”. In questa locuzione sono racchiuse l’integrazione della sorveglianza veterinaria con quella umana per individuare celermente la circolazione del vettore infettivo localmente e il conseguente rischio trasmissivo sull’uomo.
La nota segnala che sebbene il rischio da punture di zanzare e pappataci e da morsi di zecche riguardi tutta la popolazione, a esserne colpiti professionalmente sono principalmente i lavoratori che svolgono la loro attività all’aria aperta. Per essi, il datore di lavoro ha l’obbligo, in conformità alle norme d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni, di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori attraverso idonee misure di protezione e prevenzione nonché di profilassi. In particolare, segnalano i ricercatori , solo per l’encefalite sono a disposizione vaccini sicuri raccomandati per contadini, per il personale militare operante in zone di pericolo infettivo, e per viaggiatori ad alto rischio diretti ad aree endemiche.
Le principali norme di condotta. L’ultima tabella contenuta nella nota segnala, infine, anche alcune norme comportamentali e di controllo ambientale da adottare. In particolare, tra le prime, l’utilizzo di indumenti chiari o che non lascino scoperte parti del corpo, mentre fra le seconde viene raccomandato l’uso di repellenti per insetti o l’installazione di barriere meccaniche come zanzariere o impianti di condizionamento.
- Utilizzo di vestiti di colore chiaro per individuare il vettore
- Utilizzo di vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (es. camicie a maniche lunghe, pantaloni
- lunghi, scarpe chiuse, calzettoni e cappello)
- Camminare al centro dei sentieri; non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è più alta e non sedersi direttamente sull’erba
- Scuotere eventuali panni stesi sull’erba (tovaglie, coperte)
- Spazzolare gli indumenti prima di rientrare in casa
- Frequente svuotamento di vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante
- Norme di controllo ambientale Zanzare Zecche Flebotomi
- Installazione di barriere meccaniche (reti o zanzariere alle finestre) e/o impianti di condizionamento
- Uso di repellenti per insetti
- Intensificazione delle attività di igiene ambientale per eliminare i rifiuti quali siti di riproduzione delle zanzare (es. pneumatici usati,
- lattine e bottiglie vuote)
- Uso di repellenti per gli animali domestici contro parassiti esterni