Aggiornata la lista dei Paradisi fiscali che ora conta 15 giuridizioni. Si ricorda che la lista è nata nel dicembre 2017 e le giurisdizioni ricomprese sono soggette a una maggiore sorveglianza sia nazionale dei singole Paesi membri, sia comunitaria.
Come riportato sul Sole24ore n.71 del 13 marzo 2019 a pagina 2, i Paesi nella black list 2019 sono i seguenti:
- Aruba,
- Belize,
- Barbados
- Dominica,
- Emirati Arabi Uniti.
- Guam,
- Isole Bermuda,
- isole Fiji,
- isole Marshall,
- isole Vanuatu
- isole Vergini americane
- Samoa americane
- Samoa,
- sultanato di Oman
- Trinidad & Tobago.
Attualmente, altri paesi sono su una listacd grigia, in quanto impegnati a modificare la loro legislazione nazionale.
Con un comunicato stampa (50 del 13.3.2019) il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha chiarito che in merito alle inesattezze riportate circa il ruolo giocato dall’Italia nella decisione unanime, presa dall’Ecofin martedì a Bruxelles, di includere gli Emirati Arabi nella nuova lista nera Ue dei paradisi fiscali, il Mef intende fare chiarezza precisando che:
- Gli EA hanno già predisposto la normativa necessaria per uscire dalla Lista nera ma non hanno ancora concluso il lungo iter per la sua adozione formale previsto dalla loro Costituzione federale.
- Richiamando le decisioni del Gruppo Codice di condotta sulla tassazione delle imprese circa la flessibilità da riconoscere per vincoli di natura costituzionale, l’Italia ha chiesto e ottenuto in sede Ecofin di modificarne le conclusioni. Queste ora prevedono che, una volta ratificata la modifica della rispettiva normativa, qualunque paese debba essere tempestivamente rivalutato e uscire dalla lista nera.
- Per questa ragione l’Italia ha ritirato la sua riserva e approvato la nuova lista nera Ue.