Il decreto su Reddito di Cittadinanza, Quota 100 e Pensioni continua ad essere perfezionato anche dopo il Consiglio dei ministri e la conferenza stampa di presentazione della scorsa settimana. Si segnalano due importanti novità in tema applicazione del pensionamento anticipato con Quota 100.
La misura, come noto, è sperimentale cioe si dovrebbe applicare tra il 2019 e 2021, in quanto successivamente il Governo è intenzionato a modificare l'età per il pensionamento anticipato in senso piu largo, introducendo Quota 41 per tutti.
Nell'ultima bozza di decreto emergono novità importanti:
- chi matura i requisiti di Quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi versati) potrà decidere di andare in pensione dopo il termine della sperimentazione, ossia dopo il 2021.
- per raggiungere i 38 anni di contributi non è possibile cumulare quanto versato fuori dalle gestioni INPS ( Fondo lavoratori dipendenti Gestione separata , Gestione artigiani e Commercianti) . Questa specificazione non era presente nel primo testo licenziato dal Governo .
La platea dei possibili pensionandi con queste novità nel 2019 si stima in 290.000 unità , di cui 100 mila per il settore pubblico. Il costo si aggirerà sui 3 miliardi e 800 milioni di euro.
Ricordiamo che le uscite sono articolate in finestre mobili cioè la pensione sarà erogata:
- dopo tre mesi dal raggiungimento dei requisiti per i lavoratori privati e
- dopo 6 mesi per i lavoratori pubblici.
Fanno eccezione coloro che hanno già maturato i requisiti al 31.12.12018 per i quali la data i pensionamento effettivo è fissata al :
- 1 aprile 2019 per i privati ,
- al 1 agosto 2019 per i pubblici dipendenti e
- al 1 settembre 2019 per il settore della scuola.
Vanno aggiunti anche i pensionamenti anticipati con APE SOCIALE e OPZIONE DONNA prorogate di nuovo per quest'anno, per i quali si stimano nel 2019 circa 24.500 pensionamenti .
Sempre in tema di pensioni, l'ultima versione del decreto specifica che il blocco degli adeguamenti alla speranza di vita introdotti per i pensionamenti anticipati ordinari e dei lavoratori precoci vale per 7 anni.