Aliquota IVA ridotta al 10% per integratori alimentari e assimilati. A ribadirlo ci pensa direttamente l'Agenzia delle Entrate nella Risposta 8 del 18 gennaio 2019 qui allegata. Il chiarimento muove dalla domanda d'interpello presentata da una società che opera nella produzione e commercializzazione di integratori alimentari e altri prodotti. La distribuzione di detti beni avviene, attraverso il sito internet della Società, principalmente nei confronti di privati consumatori. La Società è quindi tenuta a versare l’IVA in Italia e chiede di conoscere quale sia l’aliquota applicabile ai prodotti venduti nel territorio italiano.
Nel rispondere Agenzia delle Entrate ha ricordato che in tema di aliquota IVA applicabile ai cd. integratori alimentari,la stessa si era già espressa in precedenti documenti di prassi. In generale i beni classificabili nell’ambito del Capitolo 21 della Tariffa Doganale “Preparazioni alimentari diverse”, alla voce 21.06: “Preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove” e, in particolare, alla sottovoce 210690: - “altre” che comprende:
- le preparazioni destinate a essere utilizzate nell'alimentazione umana, sia nello stato in cui si presentano, sia dopo trattamento (cottura, dissoluzione o ebollizione nell'acqua o nel latte, ecc.),
- le preparazioni composte interamente o parzialmente di sostanze alimentari e che entrano nella preparazione di bevande o alimenti per il consumo umano. Sono in particolare comprese in questo gruppo quelle che consistono in miscugli di prodotti chimici (acidi organici, sali di calcio, ecc.) e di sostanze alimentari (per esempio, farine, zuccheri, polvere di latte), destinate a essere incorporate nelle preparazioni alimentari, sia come componenti di queste preparazioni, sia per migliorare alcune loro caratteristiche (presentazione, conservazione, ecc.).
scontano l'IVA ridotta al 10%. Oltre a ciò l’Agenzia delle Dogane specifica che sono comprese nella voce anche le preparazioni indicate spesso sotto il nome di complementi alimentari, a base di estratti di piante, di concentrati di frutta, di miele, di fruttosio, ecc., addizionate di vitamine e talvolta di quantità molto piccole di composti di ferro. Queste preparazioni vengono spesso presentate in confezioni con l’indicazione che le stesse sono destinate a mantenere l’organismo in buona salute.
Ciò premesso, l'Agenzia delle Entrate ritiene che i prodotti in questione rientrino tra le “preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove, esclusi gli sciroppi di qualsiasi natura”, la cui cessioni sono soggette all’aliquota IVA ridotta al 10%.