La Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha emanato la circolare n. 1 dell’11 gennaio 2019, con la quale fornisce i chiarimenti sugli incentivi statali alla stabilizzazione di Lavoratori Socialmente Utili e addetti a lavori di pubblica utilità. le novità irguardano l'applicazione delle norme previste nella Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 446 - 449 della L. n. 145/2018) in materia di:
- proroga dei contratti in essere fino al 31.10.2019 con Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità finanziate con le risorse statali del Fondo Sociale per Occupazione e Formazione e dei contratti a tempo determinato dei Lavoratori Socialmente Utili (LSU) e di Pubblica Utilità (LPU) delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sardegna..
- procedure di stabilizzazione del personale LSU appartenente alla platea storica a carico del predetto Fondo modificate dalla Legge di Bilancio.
Vale la pena di ricordare che i lavori socialmente utili (LSU) sono stati istituiti nel 1981 dalla legge n. 390 con l'obiettivo dichiarato di offrire ai lavoratori del Mezzogiorno temporaneamente sospesi dal lavoro un'attività con fine di pubblica utilità. Dal 1984 la possibilità di utilizzare lavoratori in CIGS viene estesa a tutto il territorio nazionale.
Si possono distinguere due categorie di lavoratori socialmente utili:
- I cosiddetti "transitoristi" ovvero i LSU che continuano le attività con oneri a carico del Fondo sociale occupazione e formazione (ex Fondo per l'Occupazione)
- I lavoratori cosiddetti "autofinanziati" che continuano le attività con oneri a totale carico delle Regioni o enti utilizzatori