E' giunta il 23 aprile 2024 la firma anche per il contratto nazionale della distribuzione moderna organizzata, dopo la difficile trattativa che perdurava per questo settore, che interessa circa 220 mila addetti.
Sul piano economico, sono state soddisfatte le richieste dei sindacati per un adeguamento in linea con gli altri Ccnl del settore, recentemente rinnovati.
Sono previsti infatti, dal punto di vista economico:
- un aumento retributivo complessivo di 240 euro al quarto livello. e
- una «una tantum» di 350 euro, in due tranche a luglio 2024 e luglio 2025.
ll nuovo contratto sarà vigente dal 31 marzo 2024 al fino al 31 marzo 2027 .
II precedente contratto era stato firmato il 19 dicembre 2018 da Federdistribuzione e i sindacati di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e scaduto a dicembre 2019. A seguito dello sciopero del 30 marzo 2024 le imprese avevano annunciato la ripresa delle trattative con un aumento di 70 euro come anticipo sui futuri aumenti in busta paga già con la mensilità di aprile.( vedi i dettagli al paragrafo successivo)
Si ricorda che sono interessate le imprese del commercio, alimentari e non alimentari, organizzate in catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line. Federdistribuzione infatti ragguppa i colossi Auchan, Carrefour, Esselunga, Leroy Merlin, Ikea, Pam, Panorama Rinascente ma anche Coin, Decathlon, Despar, Metro, Ovs, Zara che vantano un giro di affari superiore ai 65 miliardi di euro, 15 mila punti di vendita , diretti e in franchising. Queste aziende prima del 2018 applicavano anch'esse il ccnl Confcommercio terziario.
Da segnalare anche che durante la trattativa si è registrata anche la disdetta del contratto da parte di LIDL
CCNL DMO la trattativa 2024 e le proposte sindacali
Il primo incontro per il rinnovo del contratto era stato tenuto il 24 marzo 2021 ed era stato presentato un documento unitario dalle tre sigle sindacali in cui si sottolineava la necessità di
- adattare le competenze dei lavoratori alle nuove sfide del contesto economico.
- accompagnare i processi di turn over attraverso la cosiddetta staffetta generazionale.
- nuove tutele e garanzie per la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro,
- attenzione al welfare, all’assistenza sanitaria integrativa e alla previdenza complementare, alla formazione, alla lotta alla discriminazione di genere
- la rivisitazione delle professionalità nei sistemi di classificazione del personale
- rendere più strutturato l’articolato contrattuale in tema di lavoro agile
- aggiornare le norme su agibilità sindacali e le aree su cui possono intervenire la contrattazione di secondo livello e la contrattazione integrativa aziendale.
Gli incontri sono ripresi ad 20 ottobre 2021: le parti hanno stabilito in primo luogo di procedere alla sottoscrizione definitiva del testo unico contrattuale risultante dal riallineamento dell’intesa di rinnovo del 19 dicembre 2019 e dalla disciplina riconducibile alla versione del CCNL Terziario distribuzione servizi dell 2013 (quando Federdistribuzione era ancora in Confcommercio).
Dopo un rallentamento del confronto, a dicembre 2022 è stato firmato un protocollo comune a tutte le sigle del settore terziario e commercio, compresa la DMO, che ha garantito un anticipo di adeguamento economico, in vista degli attesi rinnovi (indennità una tantum di 350 euro e acconto sui futuri aumenti) e accordi sul successivo calendario per la prosecuzione delle trattative.
Vedi qui i dettagli Contratti commercio anticipo 2023 degli aumenti
Il confronto tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e l'associazione imprenditoriale di settore Federdistribuzione, è proseguito il 28 febbraio 2023 sui temi della classificazione del personale, del franchising e delle politiche di genere.
Sulla classificazione del personale Federdistribuzione proponeva l'eliminazione dell'inquadramento unico dalle figure professionali riconducibili alle aziende di pubblicità dell'e- commerce, del farmacista (responsabile di parafarmacia e non), del supervisore di barriera casse e dell'addetto al picking.
Sulle politiche di genere i sindacati chiedevano di rafforzare il congedo per le donne vittime di violenza di genere, e di specificare le clausole per i contratti a termine .
Il diniego giunto lo scorso anno aveva portato alla rottura con i recenti scioperi , con una alta adesione secondo i sindacati (in media del 60%), smentita però dalle imprese
Come detto due settimane fa le imprese aderenti a Federdistribuzione hanno deciso di riconoscere ai propri lavoratori un aumento di 70 euro lordi mensili (riparametrati al IV livello) a decorrere dal prossimo mese di aprile, a titolo di anticipo sui futuri aumenti contrattuali.
Contratto DMO le novità del innovo 2024
In attesa del testo integrale del rinnovo, che deve essere ratificato dalle assemblee dei lavoratori le principali novità segnalate dal comunicato sindacale sono le seguenti:
Dal punto di vista economico l’intesa prevede:
- un aumento contrattuale a regime di 240 euro al quarto livello, da riparametrare, con l’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro comprensiva dell’Una Tantum di 350 euro, con una prima tranche di 70 euro retroattiva da aprile 2024, in aggiunta ai 30 euro precedentemente concordati.
- l’incremento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che passa da 120,00 euro annui a 155,00
- un elemento economico pari al 30% dell’IPCA al netto degli energetici importati previsionale applicato ai minimi retributivi contrattuali nel caso di mancato rinnovo del Ccnl dopo 6 mesi dalla scadenza o dalla presentazione della piattaforma.
Sulla parte normativa:
- è stata aggiornata la classificazione in ragione dei nuovi profili professionali di settore;
- definiti miglioramenti sulle politiche di genere e i ulteriori congedi retribuiti per le donne vittime di violenza, con il diritto ad astenersi dal lavoro per 90 giorni per motivi connessi al percorso di protezione;
- innalzamento del part time minimo da 18 a 20 ore settimanali.
Il contratto e i minimi retributivi 2019
Il trattamento economico prevede :
- nuovi minimi contrattuali dal 2019 – che recepiscono gli incrementi salariali erogati da Federdistribuzione pari a 61€ al IV livello - oltre ad un aumento salariale pari a 24€ al IV livello, da riparametrare per gli altri, con decorrenza dal mese di dicembre del 2018 corrisposti nel mese di gennaio 2019
- due erogazioni straordinarie una tantum pari a 500 euro nel mese di febbraio 2019 e a 389 nel mese di marzo 2020, a copertura del periodo di carenza contrattuale dal 2015/2018.
- un sistema di bilateralità ad hoc anche con riferimento all’assistenza sanitaria integrativa di natura obbligatoria nonché alla formazione professionale rivolta ai quadri aziendali.
- Infine il testo del contratto richiama come parte integrante gli istituti, gli articoli e le clausole del contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario, distribuzione e servizi del 18 luglio 2008, così come integrati e modificati dal contratto in vigore al 31 dicembre 2013, riferiti al sistema di relazioni sindacali, contrattazione, diritti sindacali, tutela della salute e della dignità della persona, composizione delle controversie e disciplina del rapporto di lavoro.
Qui il testo integrale del CCNL in vigore .
Di seguito la tabella dei minimi retributivi :