Il disegno di legge di bilancio 2019 è stato firmato dal Presidente della Repubblica per la presentazione alle Camere.
Tra le novità da segnalare innanzitutto il taglio alle pensioni d'oro che è stato stralciato dal testo ma che secondo fonti della Lega dovrebbe essere inserito come emendamento durante l'iter parlamentare. Secondo le ultime versioni di questa misura tanto discussa si sarebbe dovuto trattare di un contributo di solidarietà obbligatorio e parametrato all'ammontare dell'assegno, per mantenere il principio costituzionale della progressività della tassazione , partendo dagli assegni oltre i 90mila euro annui, a salire. Si parlava di tre fasce: tra 90 e 120mila euro (6% di prelievo), 120-160mila euro (12%), oltre i 160mila euro (18%). che dovrebbero garantire risparmi compresi tra i 200 e i 300 milioni l’anno. La decisione di non procedere sarebbe stata determinata dai rischi di incostituzionalità della norma.
Altra novità non presente nelle bozze precedenti, la maxi multa per le Regioni che non aboliranno i vitalizi , con l'aumento dal 30 all’80% di taglio ai fondi extra-sanità e welfare per le Regioni .
Saltato anche l’articolo dedicato al fondo per la famiglia ma lo stanziamento da 100 milioni dovrebbe essere presente nei rifinanziamenti nella seconda sezione della legge di bilancio.
Per pensioni e reddito di cittadinanza come già detto, nei giorni scorsi, la legge di bilancio si limita a stanziare due fondi di finanziamento mentre le regole saranno dettate da disegni di legge ad hoc e le eventuali economie rispetto agli stanziamenti potranno essere redistribuite anche ad altri scopi. Per Quota 100 si parla di 7 diverse finestre di accesso ma a questo punto è necessario attendere il testo normativo del nuovo DDL effettivo con tutti i dettagli di realizzazione.
Il testo approda dunque all'esame del Parlamento per il prossimo lunedi dove subirà eventuali stralci di norme considerate ordinamentali e poi si passerà all'esame di merito con il primo tour di audizioni in commissione Bilancio, Il testo è atteso in Aula a Montecitorio per fine novembre.