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E-FATTURA 2019: NESSUNA PROROGA MA ALLO STUDIO “L’EMISSIONE PROLUNGATA”

1 minuto, Redazione , 03/10/2018

E-fattura 2019: nessuna proroga ma allo studio “l’emissione prolungata”

Minimo ritardo nell’ emissione potrebbe diventar regola di non sanzionabilità

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Nella legge di Bilancio 2019 rientreranno sicuramente alcuni “correttivi” in materia di fatturazione elettronica. Se tuttavia una proroga è impossibile, sia per questioni di gettito, si perché sembra che andrebbero in tilt i controlli incrociati programmati per il 2019, è realistico pensare che si metterà mano sul sistema sanzionatorio e molto probabilmente anche su qualche altro aspetto tecnico che potrebbe in qualche modo semplificarne l’approccio a partire dal 1° gennaio 2019.

In base a quanto detto dal quotidiano Il Sole 24 Ore sembrerebbe che al vaglio ci sia la possibilità di un’emissione prolungata. Attualmente, secondo quanto previsto dalla disciplina vigente, la fattura elettronica immediata deve essere emessa entro la mezzanotte del giorno in cui avviene la cessione di beni o il pagamento della prestazione di servizi. Probabilmente l’emissione prolungata potrebbe intervenire in maniera strutturale e quindi andrebbe ad incidere anche su quei soggetti per cui non vi è obbligo di emettere fattura in formato elettronico. Verrebbero coinvolti da questa modifica quindi anche i soggetti forfettari, i soggetti che adottano il regime di vantaggio (c.d. minimi) e gli agricoltori in regime speciale per i quali l’obbligo di mettere fattura rimane cartaceo.

Inoltre è necessario comunque specificare che l’Amministrazione finanziaria sul punto si è già espressa con la circolare 13 E 2018 tranquillizzando i contribuenti sul tema emissione in quanto nella circolare si legge che dal “minimo ritardo, comunque tale da non pregiudicare la corretta liquidazione dell'imposta» non dovrebbe derivare una violazione sanzionabile «in fase di prima applicazione delle nuove disposizioni , considerato anche il necessario adeguamento tecnologico richiesto alla platea di soggetti coinvolti e le connesse difficoltà organizzative”. Attualmente però sembra che si voglia istituire una vera e propria norma sul tema.

Sicuramente potrebbe essere d’aiuto concedere qualche giorno in più per poter emettere la fattura, senza necessariamente invadere il campo della fattura differita, purchè venga indicato il momento in cui sia stata effettuata l’operazione oppure, basterebbe che fosse specificato cosa si intende per “minimo ritardo” affinchè si tramuti, per prassi, in un tempo certo entro il quale non si incorre in alcuna sanzione.

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Commenti

Miky - 04/10/2018

Io credo che il passato governo abbia messo in moto una macchina infernale. Se non fosse che c'è una platea di "addetti ai lavori" che da questo provvedimento trarrà un beneficio economico (commercialisti e vari CAF), sicuramente ci sarebbe già stata una levata di scudi affinchè tale bestialità venga abolita. Il problema della evasione fiscale non si risolve opprimendo chi emette fattura, si risolve andando a cercare chi la fattura non la emette. Non rendersi conto che esiste una "economia parallela" che sfugge ad ogni controllo, vuole dire due cose: 1) ci troviamo ad essere governati da una pletora di incompetenti, lontani anni luce dalla realtà produttiva. 2) non si vogliono "veramente" trovare gli evasori perchè in tal modo verrebbe meno un serbatoio di finanziamento del malaffare politico (le "mazzette" vengono dal nero). Abolire il provvedimento richiede una copertura finanziaria, perchè i furbetti del precedente governo, avevano messo a bilancio un incremento delle entrate fiscali generate dalla fatturazione elettronica, è però fuori di dubbio che questa ennesima vessazione comporterà una diminuzione delle fatture emesse, con le conseguenze nefaste (per la nostra economia) che si possono ben immaginare. Ma insomma, i paradisi ficali non ci insegnano proprio nulla ? E noi, che li stiamo "mantenendo tutti" non abbiamo proprio nessuna voce in capitolo ? Rendiamoci conto che noi stiamo pagando il boia e l'ascia che userà per mozzarci la testa.

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