Il Consiglio dei ministri si è riunito il 17 settembre per iniziare a definire nel dettaglio quali provvedimenti potranno essere inseriti nella legge di bilancio 2019 . Come noto molti sono gli obiettivi della maggioranza, concordati nel contratto di governo firmato la scorsa primavera , in materia economica: sia va dall'introduzione della flat tax alla riforma della legge Fornero, all'introduzione del reddito di cittadinanza all'aumento delle pensioni minime alla cd. "pace fiscale" ovvero una sorta di condono inizialmente riguardavale cartelle fino a 100 mila euro ma progressivamente ha raggiunto la soglia del milione.
Di fronte alle esigenze finanziarie che questi progetti richiedono (complessivamente una novantina di miliardi) il Ministro dell'Economia Tria si è espresso chiaramente affermando che la manovra potrà incidere sul deficit per un massimo di 1,6-1, 8 punti percentuali, piuttosto lontano dal 2,2 richiesto dai partiti di maggioranza. Il Premier Conte in una intervista di ieri non si è sbilanciato nel confermare nessuno di questi elementi ma ha ribadito che l'introduzione sarà con "meccanismi di "gradualità".
In materia di pensioni vediamo quali sono le ipotesi piu accreditate oggi sul campo:
- Aumento delle pensioni minime a 780 euro già dal 1 gennaio 2019 , richiesta soprattutto dai 5 Stelle
- Quota 100 con almeno 62 anni e 38 di contributi ma contributi figurativi limitati a due anni, tema caro alla Lega
- Ampliamento della flessibilità in uscita per gli esuberi aziendali per i lavoratori che le aziende potranno mandare in mensione con almeno 5 anni di anticipo. La misura, discussa ieri in un incontro tecnico al Ministero dell'Economia, prevede la copertura economica da parte delle imprese e dei Fondi di solidarietà . E' molto simile alla Isopensione della Legge Fornero ma potrebbe essere meno costosa per le imprese grazie appunto all'utilizzo di questi nuovi strumenti (negli ultimi 15 anni sono stati prepensionati con questa modalità 65mila lavoratori nelle aziende del credito, dove i fondi di solidarietà hanno un maggiore peso). Per finanziare la misura visto il numero limitato di lavoratori coinvolti basterebbero 1,5 miliardi e si ipotizza che potrebbero essere innalzate leggermente le aliquote contributive e verrebbero utilizzati anche i Fondi attualmente impegnati nel finanziamento dell'Ape sociale (che permette oggi l'uscita a 63 anni e 7 mesi alle categorie piu svantaggiate).
- Pensioni d'oro: si va verso un limite di 4,500 euro mensili