Approvato all'esame definitivo il nuovo decreto sugli abusi di mercato. Infatti, il Consiglio dei Ministri 14 su proposta del Ministro per gli affari europei, Paolo Savona, e dei Ministri competenti, ha approvato sette decreti legislativi di adeguamento dell’ordinamento interno alla normativa europea, e tra questi uno riguarda gli abusi di mercato. Il decreto è rubricato "norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato e che abroga la direttiva 2003/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e le direttive 2003/124/CE, 2003/125/CE e 2004/72/CE della Commissione.
Il decreto adegua la normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che ha istituito un quadro normativo armonizzato in materia di abusi di mercato e introdotto misure per la prevenzione degli stessi (cosiddetto “regolamento MAR”).
Nel concetto di abusi di mercato ricadono i comportamenti illeciti già previsti dalla direttiva 2003/6/CE, quali
- l’insider dealing (abuso di informazioni privilegiate),
- le manipolazioni del mercato
- la comunicazione illecita di informazioni privilegiate,
- comportamenti che impediscono la piena trasparenza del mercato, fondamentale invece per l’attività di negoziazione di tutti i soggetti che operano in mercati finanziari.
Come si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Governo, il regolamento MAR prevede fra l’altro:
- l’estensione dell’ambito di applicazione anche agli strumenti finanziari negoziati sui sistemi multilaterali di negoziazione (MTF) e sui sistemi organizzati di negoziazione (OTF), ai mercati delle commodity e delle quote di emissione, nonché alle condotte connesse a indici di riferimento (benchmark);
- a previsione di una serie di esenzioni, di condotte legittime e di pratiche di mercato accettate;
- la possibilità di effettuare sondaggi di mercato alle condizioni previste dal regolamento.
Il decreto, nell’adeguare la normativa nazionale a quella comunitaria, prevede la designazione di Consob quale autorità amministrativa competente ai fini della corretta applicazione del regolamento, stabilendo, al contempo:
- le modalità di esercizio delle funzioni e dei poteri attribuiti all’autorità;
- le sanzioni amministrative e le altre misure amministrative che essa dovrà adottare in caso di violazione delle disposizioni regolamentari;
- le modalità di esercizio del potere sanzionatorio;
- la creazione di dispositivi efficaci per consentire la segnalazione all’autorità di violazioni effettive o potenziali del regolamento;
- le modalità di pubblicazione delle decisioni assunte.