Interpelli e consulenze giuridiche a disposizione dei contribuenti. Questo è il senso del comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate pubblicato ieri, 8 agosto 2018, che ai fini di maggior trasparenza e comunica l'intento e la volontà di pubblicare le risposte fornite ai vari interpelli, ricevuti dalle strutture centrali dell’Agenzia, al fine di consentire al contribuente la più ampia conoscenza di tutte le soluzioni interpretative adottate dall’Amministrazione finanziaria.
La pubblicazione è prevista dal Provvedimento con riferimento alle sole risposte rese dalle strutture centrali dell’Agenzia, poiché si tratta dei casi in cui vengono interpellate dagli uffici regionali qualora il quesito verta su fattispecie per le quali non sussistano precedenti di prassi, nonché nei casi di incertezza e complessità. La trattazione delle istanze di interpello a cura delle strutture regionali è, infatti, limitata alle ipotesi in cui le Direzioni Centrali competenti si siano già pronunciate sulla fattispecie oggetto del quesito.
La pubblicazione avverrà in una sezione dedicata del sito dell’Agenzia ed avrà ad oggetto qualsiasi tipo di istanza prevista dallo Statuto del Contribuente:
- interpelli ordinario, probatorio, antiabuso e disapplicativi,
- interpelli relativi ai nuovi investimenti
- consulenze giuridiche rese nei confronti delle associazioni di categoria e di altri enti.
Nel caso in cui invece da tali risposte nasca un orientamento interpretativo completamente nuovo o che vada a modificare l’orientamento adottato in precedenti documenti di prassi amministrativa, oppure ne possa derivare la garanzia di maggiore uniformità di comportamento, la risposta verrà resa nota sotto forma di circolare o risoluzione; queste ultime continueranno ad essere pubblicate sul sito delle Entrate e anche nella banca dati del servizio di documentazione economica e finanziaria.
Naturalmente verranno resi noti solo i “principi di diritto espressi nella risposta, omettendo qualsiasi riferimento anche alla fattispecie oggetto del quesito, quando la pubblicazione possa recare pregiudizio concreto ad un interesse pubblico o privato”, tenendo in considerazione a tal proposito degli svariati interessi che potrebbero essere sottostanti al quesito e la cui pubblicazione tout court potrebbe inficiare ad esempio il mercato, la concorrenza, il diritto alla protezione dei dati personali, la proprietà intellettuale, il diritto d'autore e il segreto commerciale.
La pubblicazione riguarderà le risposte che saranno fornite a decorrere dal 1° settembre 2018. Le competenti strutture dell’Agenzia cureranno le pubblicazioni nel rispetto delle previsioni normative in materia di protezione dei dati personali, attraverso l’oscuramento dei dati medesimi e l’eliminazione di ogni riferimento che possa consentire l’identificazione del soggetto interessato.
Non saranno invece rese pubbliche le risposte fornite in merito all’ imposta sostitutiva per i super ricchi che trasferiscano la propria residenza in Italia per fruire del regime di vantaggio introdotto dalla legge di Stabilità 2017 con l’art.24 bis del TUIR. La motivazione fornita dall’Agenzia nel provvedimento dipende dal fatto che la verifica della sussistenza dei requisiti per l’accesso al regime, basata sul riscontro di elementi di fatto che riguardano in primis la residenza di una persona fisica, configurerebbe, in caso di pubblicazione della risposta, un’ipotesi di violazione del diritto alla protezione dei dati personali.” La peculiare natura di tale interpello probatorio non consente, del resto, di individuare, quanto meno in maniera diretta, un principio di diritto, la cui pubblicazione possa essere di ausilio ai contribuenti”.