Il documento tanto atteso è stato reso noto il 12 luglio, 104 pagine per illustrare in cinque punti chiave gli obiettivi del piano.
La premessa illustra lo scopo principale che il documento si propone, rispettare il risultato del referendum del 2016 e la decisione della maggioranza dei cittadini del Regno Unito di uscire dall’Europa riprendendo il controllo delle leggi, dei confini e della finanza.
Sulla circolazione dei beni il White Paper prevede il mantenimento di grandi aree di libero scambio con regole comuni, mentre piu’ dura è la linea per la circolazione delle persone, capitali e servizi.
Per poter operare all’estero le Banche dovranno aprire una sede nel paese dove vogliono operare, in quanto viene prevista la perdita del diritto di accesso automatico al mercato dell’Unione Europea.
Anche la libera circolazione delle persone finirà anche se verranno create regole che faciliteranno la mobilità di studenti, lavoratori qualificati, turisti e chi ha un’attività economica.
Nulla dovrebbe cambiare per chi lavora e vive in Inghilterra e neanche per gli inglesi che lavorano all’estero.
Anche la Corte di giustizia europea non avrà piu’ giurisdizione diretta sulla Gran Bretagna, anche se in caso di controversie la Corte Ue avrà l’ultima parola.
Gli accordi definitivi dovrebbero essere siglati entro ottobre.
Il Regno Unito vorrebbe restare nei fatti nell’Unione per la circolare delle merci, mentre vorrebbe limitare la circolazione delle persone, servizi e capitali.
In allegato il testo del White Paper Brexit pubblicato il 12 luglio 2018 sul sito della Farnesina.