Meno di una settimana alla scadenza del versamento dell’IVAFE per i beni detenuti all'estero da contribuenti italiani persone fisiche residenti in Italia. La c.d. imposta patrimoniale IVAFE, disciplinata al comma 18 del D.L. 201/2011 deve essere dichiarata e liquidata nel modello Redditi (Quadro RW).
In generale, i soggetti passivi dell’IVAFE sono le persone fisiche residenti che detengono prodotti finanziari, conti correnti e libretti di risparmio detenuti all’estero a titolo di proprietà o di altro diritto reale, e indipendentemente dalle modalità della loro acquisizione e quindi anche se pervengono da eredità o donazioni. Per prodotti finanziari si intendono gli strumenti finanziari e ogni altra forma di investimento di natura finanziaria
In base al Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 5 giugno 2012, l’IVAFE si applica sulle attività detenute all’estero quali:
- obbligazioni italiane o estere e titoli similari;
- titoli pubblici italiani e titoli equiparati emessi in Italia o all’estero;
- titoli non rappresentativi di merce e certificati di massa (comprese le quote di OICR);
- depositi e conti correnti costituiti all’estero indipendentemente dalle modalità di alimentazione (ad esempio, accrediti di stipendi, pensioni o compensi);
- contratti di natura finanziaria stipulati con controparti non residenti, tra cui, finanziamenti, riporti, pronti contro termine e prestito titoli, nonché polizze di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione stipulate con compagnie di assicurazione estere;
- contratti derivati e altri rapporti finanziari stipulati al di fuori del territorio dello Stato;
- diritti all’acquisto o alla sottoscrizione di azioni o strumenti finanziari assimilati;
- ogni altra attività da cui possono derivare redditi di capitale o redditi diversi di natura finanziaria di fonte estera.
Dal 2014, l’aliquota d’imposta da applicare sul valore dei prodotti finanziari è stabilita nella misura dello 0,2%.
La base imponibile dell’IVAFE è costituita dal valore di mercato rilevato al termine di ciascun anno solare nel luogo in cui i prodotti finanziari sono detenuti, anche utilizzando la documentazione dell’intermediario estero di riferimento per le singole attività ovvero dell’impresa di assicurazione estera. Qualora le attività non siano più possedute alla data del 31 dicembre si deve fare riferimento al valore di mercato rilevato al termine del periodo di detenzione.
Per i conti correnti ed i depositi di risparmio, l’imposta è stata prevista
- in misura fissa: 34,20 Euro per tutti i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti all’estero dalle persone fisiche residenti.
- in misura variabile: qualora il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti conto e dai libretti sia non superiore a 5.000,00 euro.
all’IVAFE si applicano le disposizioni previste per l’IRPEF, ivi comprese quelle relative alle modalità di versamento delle imposte in acconto e a saldo. La liquidazione dell’IVAFE viene operata nel rigo RW6 del modello Redditi 2018.
L’acconto 2018 pertanto:
- non sarà dovuto se l’importo di cui al rigo RW6 colonna 1 non supera i 51,65 Euro (52 euro);
- è dovuto nella misura del 100% del suo ammontare se il rigo RW6 colonna 1 supera l’importo di 51,65 Euro (52 euro).