Le spese funebri possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi 2018 (anno di imposta 2017). In particolare, come indicato nella Circolare guida 7/e/2018 dell'Agenzia delle Entrate, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, lett. d), del TUIR (DPR 917/86) dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 19% delle spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone a prescindere dal vincolo di parentela, comprese le spese connesse al trasporto e alla sepoltura. La detrazione compete nel limite massimo di spesa di euro 1.550 per ciascun decesso.
Nel caso in cui la spesa funebre è sostenuta da soggetti diversi dall’intestatario della fattura, questi possano fruire della detrazione solo se nel documento originale di spesa è riportata una dichiarazione di ripartizione della stessa sottoscritta anche dall’intestatario del documento.
Attenzione: le spese funebri devono rispondere a un criterio di attualità rispetto all’evento cui sono finalizzate e sono pertanto escluse quelle sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione delle future onoranze funebri come, ad esempio, l’acquisto di un loculo prima della morte.
Per quanto riguarda le spese funerbi sostenute all'estero, la detrazione spetta a condizione che la documentazione in lingua originale comprovante tali spese sia corredata da una traduzione giurata in lingua italiana, tranne che non sia redatta in inglese, francese, tedesco o spagnolo nel qual caso la traduzione può essere eseguita e sottoscritta dal contribuente. La documentazione redatta in sloveno può essere corredata da una traduzione non giurata, se il contribuente è residente nella Regione Friuli Venezia Giulia e appartiene alla minoranza slovena.
Spese funebri nella dichiarazione dei redditi 2018 | |
Detrazione | 19% fino a 1.550 euro per ciascun decesso. Non è necessario un vincolo di parentela |
Requisiti |
- corrispondere a un criterio di attualità - se sostenute all'estero, è necessaria la traduzione della documentazione in italiano |
Documenti da conservare | Fatture e/o ricevute fiscali riconducibili al funerale: la fattura dell’agenzia di pompe funebri, del fiorista (se la spesa è fatturata a parte), la ricevuta di versamento effettuata al comune per i diritti cimiteriali, le fatture relative agli annunci funebri |