Pubblicate le nuove linee guide per le start Up visa, cioè le facilitazioni previste per gli stranierei che vogliono aprire una start up in Italia. In particolare, per ritirare il visto per lavoro autonomo il richiedente deve presentarsi alla sede diplomatico-consolare competente per il suo territorio di residenza entro tre mesi dalla data di trasmissione del Nulla Osta Italia Startup Visa. Di norma, è la sede consolare localizzata nello Stato in cui risiede. La documentazione che il richiedente il visto deve presentare all’appuntamento consolare è la seguente:
- il Nulla Osta concesso dal Comitato tecnico “Italia Startup Visa”, insieme alla copia originale dell’intera documentazione presentata al suddetto Comitato;
- dimostrazione di disporre di idonea sistemazione alloggiativa, anche attraverso prenotazioni alberghiere o la disponibilità di terzi;
- dimostrazione di un reddito, acquisito nel precedente esercizio finanziario nel Paese di residenza, di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria o di corrispondente garanzia da parte di enti o cittadini italiani o stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio dello Stato;
- n. 4 fotografie in formato tessera;
- passaporto in corso di validità;
- dimostrazione di residenza nella circoscrizione consolare di riferimento.
Ricevuta la richiesta di visto comprensiva della documentazione, le rappresentanze diplomatico-consolari effettuano i controlli di competenza e rilasciano con ogni consentita speditezza un visto d’ingresso per “lavoro autonomo startup”, della durata di un anno. Dopo aver ritirato il proprio visto di ingresso per lavoro autonomo startup, il cittadino non UE beneficiario del programma Italia Startup Visa ha 180 giorni di tempo per trasferirsi in Italia e richiedere un permesso di soggiorno per lavoro autonomo della durata di un anno. Il destinatario di visto startup è tenuto a fare formalmente domanda per il permesso entro otto giorni dal proprio ingresso in Italia.
Fino a 60 giorni prima della sua scadenza naturale (un anno dal momento della domanda), il permesso di soggiorno per lavoro autonomo può essere rinnovato per un massimo di due anni, ed è ulteriormente rinnovabile a scadenza per la stessa durata. Dopo 5 anni, il cittadino non UE può richiedere un permesso per soggiornanti di lungo periodo, valido a tempo indeterminato. La procedura di rinnovo viene avviata previa presentazione dell’istanza da parte del richiedente alla Questura competente per territorio. L’istanza è corredata dai seguenti documenti:
- visura camerale della startup innovativa, comprensiva di atto costitutivo, statuto, e attestazione dell’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese comprovante il rispetto dei requisiti.
- la documentazione deve dare evidenza del ruolo di lavoratore autonomo assunto dall’imprenditore non UE all’interno della società;
- dimostrazione di avere un reddito lordo annuo, proveniente da fonti lecite, di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.