Il Consiglio dei Ministri n. 74 di venerdì 16 marzo 2018, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, anche in qualità di Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ad interim, ha approvato in esame definitivo, due decreti legislativi con lo scopo di:
- disciplinare gli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole
- procedere al riordino della normativa in materia di foreste e filiere forestali.
Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole
In particolare, il decreto legislativo "Modifiche al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, in attuazione dell’articolo 21 della legge 28 luglio 2016, n. 154" dà attuazione ai seguenti principi e criteri direttivi:
- la revisione della normativa in materia di gestione dei rischi in agricoltura, in modo da favorire lo sviluppo di strumenti assicurativi a copertura dei danni alle produzioni, alle strutture e ai beni strumentali delle aziende agricole;
- la disciplina dei fondi di mutualità per la copertura dei danni da avversità atmosferiche, epizoozie, fitopatie e per la tutela del reddito degli agricoltori nonché per compensare gli agricoltori che subiscono danni causati da fauna selvatica.
Coerentemente con tali principi e criteri, nonché con quelli dettati dalla normativa europea anche in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo, il decreto interviene in modo da rilanciare gli strumenti di gestione del rischio, affiancando e integrando, nel segno dell’innovazione di prodotto e di processo, le misure finanziate nel quadro della nuova programmazione europea 2014-2020.
Testo unico in materia di foreste e filiere forestali
Il decreto Testo unico in materia di foreste e filiere forestali provvede al riordino complessivo della normativa in materia di foreste e filiere forestali e mira a far fronte in maniera più efficace alle urgenti necessità di tutela e gestione attiva del territorio italiano, contrastando l’abbandono colturale e il declino demografico nelle aree montane e rurali del Paese, nonché a garantire la conservazione ambientale e paesaggistica, lo sviluppo di nuove “economie verdi” e la crescita occupazionale in particolare nelle aree interne. Più specificamente, le direttrici lungo le quali si è mosso l’intervento normativo sono le seguenti:
- promuovere su tutto il territorio nazionale la tutela e la gestione attiva e razionale del bene bosco;
- rafforzare la funzione di coordinamento istituzionale svolta dallo Stato nei confronti delle Regioni e delle autonomie locali direttamente e indirettamente competenti sulla materia forestale;
- formulare chiari indirizzi nazionali di riferimento su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale nazionale;
- definire, di concerto con le regioni e i Ministeri competenti, i criteri normativi e operativi minimi e comuni per tutto il territorio nazionale su specifici temi;
- portare in ambito internazionale ed europeo un’unica posizione nazionale in materia forestale.