Come preannunciato, è stato firmato il 9 marzo 2018 dai vertici di Confindustria e CGIL , CILS e UIL, il nuovo accordo quadro sulla contrattazione collettiva messo a punto nei giorni scorsi nel tavolo tecnico e presentato il 28 febbraio. Grande soddisfazione è stata espressa da tutti gli intervenuti alle conferenza stampa il presidente di Confidustria Boccia, il vice presidente , Maurizio Stirpe, il direttore generale, Marcella Panucci, e i numeri uno di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
L'accordo intende mettere "l'impresa al centro della società e la persona al centro della società", ha detto il presidente di confindustria Boccia. "L’intesa è un esempio «di come si possa passare dalla stagione del conflitto a quella del confronto, nell’interesse di tutti, consapevoli delle sfide da affrontare. Un messaggio al paese e al mondo esterno a fare le cose con responsabilità», ha sottolineato , con un evidente riferimento anche al momento politico attuale.
Tra i punti piu importanti contenuti nell' accordo, l'accento sull'importanza della contrattazione ,che supera la recente proposta di interventi legislativi in materia di minimi contrattuali e definisce il metodo di calcolo del TEC Trattamento economico complessivo, formato dal TEM Trattamento economico minimo edagli altri elementi di base della retribuzione legati al settore ,
I punti principali della riforma della contrattazione inoltre prevedono:
- Sostegno a relazioni che favoriscano" l'aumento della COMPETITIVITA' e produttività del sistema accompagnate alla crescita dei salari"
- Rafforzamento del WELFARE aziendale e del "secondo pilastro" della previdenza integrativa per tutti i lavoratori
- Centralita della FORMAZIONE iniziale e continua dei lavoratori con un maggiore ruolo delle parti sociali nello sviuppo dell'apprendistato duale
- Sinergia piu stretta con l'Inail per il miglioramento dei livelli di SICUREZZA nel lavoro
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MODELLO CONTRATTUALE flessibile con due livelli principali:
- nazionale che dovrebbe definire il trattamento economico complessivo "TEC",
- e aziendale (o territoriale) con obiettivi specifici legati alla produttività.
- Il modello lascia di fatto alle categorie la decisione di come distribuire gli aumenti e che peso dare al welfare. le categorie potranno decidere di dare più peso alla parte “variabile” della retribuzione.
- Misurazione e certificazione della RAPPRESENTANZA sia sindacale che delle imprese da parte del CNEL . Nell' accordo è previsto infatti un insieme di regole di contrasto al cosiddetto "dumping contrattuale" cioè la contrattazione effettuata da organizzazioni prive dei requisiti minimi di rappresentanza, che spesso contegono condizioni peggiorative rispetto ai contratti di settore.