HOME

/

DIRITTO

/

PRIVACY 2024

/

PRIVACY: OBBLIGO DI CONSERVA DEI DATI DEL TRAFFICO TELEMATICO E TELEFONICO

3 minuti, Redazione , 19/06/2018

Privacy: obbligo di conserva dei dati del traffico telematico e telefonico

La data retention per 72 mesi e il primo posto dell’Italia nella graduatoria degli Stati europei nella conservazione dei dati del traffico telefonico e telematico

Ascolta la versione audio dell'articolo

In questi giorni in Parlamento sono in corso le audizioni da parte degli stakeholder per esaminare la bozza del decreto di conversione per l’adeguamento della legislazione nazionale al Regolamento (UE) 2016/679, relativo alla protezione delle persone fisiche, con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati.
Tra gli argomenti che hanno incontrato maggiori critiche da parte delle associazioni di categoria c’è l’istituto della data retention, per il quale la Legge Europea 2017, Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, entrata in vigore il 12 dicembre 2017 - all’art. 24,  ha introdotto – in capo agli operatori delle telecomunicazioni - l’obbligo di conservare i dati del traffico telematico e telefonico per un periodo di 72 mesi, per finalità di accertamento e repressione dei reati.
E’ bene ricordare che su tale questione il legislatore comunitario aveva riconosciuto in capo agli Stati membri la facoltà di porre un termine di conservazione, tenendo conto delle singole specificità, soprattutto sul versante della lotta al terrorismo.
Da più parti è stato fatto notare come il termine stabilito dall’Italia non ha analoghi riscontri nelle legislazioni nazionali degli altri Stati membri che si sono attestati su una media di 24 mesi, mentre un Paese coma la Russia, che certo non svetta tra i Paesi maggiormente attenti alle tutele civili dei propri cittadini, ha fissato il termine di conservazione a tre anni.
Per dare una idea dei numeri coinvolti, secondo i dati forniti dal  Garante,  quotidianamente vengono conservati dagli operatori quasi 5 miliardi di dati di traffico telematico.
Le perplessità di tale scelta adottata dal legislatore hanno origine da una serie di considerazioni riconducibili, sostanzialmente, a due rilievi:

  1. quando si parla di conservazione dei dati di traffico telematico e telefonico si fa riferimento a dati riguardanti persone fisiche, il cui trattamento permette di venire a conoscenza di una serie di informazioni quali, ad esempio: quali e quante comunicazioni vengono effettuate, con quali frequenze, da quale località, quali e quanti siti vengono visitati, le operazioni che vengono svolte, ecc. A tale riguardo la giurisprudenza della Corte di Giustizia europea, chiamata a pronunciarsi nella sentenza 8 aprile 2014, cause riunite C-293/12 e C-594/12 Digital Rights Ireland, aveva annullato la Direttiva 2006/24/CE nella parte in cui stabiliva un termine di conservazione dei dati compreso tra 6 mesi e 24 mesi. Di conseguenza, il termine di 6 anni stabilito dal nostro legislatore ( che è pari a tre volte il termine sul quale si è pronunciata la Corte) fa sorgere seri dubbi sul rispetto del principio di proporzionalità, richiamato – peraltro – dall’art. 5, paragrafo 1.lettera e) del Regolamento europeo 2016/679. Sempre, ad avviso della Corte di Giustizia europea, il trattamento dei dati riguardanti il traffico telematico/telefonico consente a chi li possiede di desumere da essi una serie di informazioni che riguardano aspetti personali degli utenti. Tale mole di informazioni permette di arrivare anche a profilare gli individui! Per concludere sulla posizione della Corte di Giustizia, si rileva come una raccolta generale e indiscriminata dei dati di traffico telefonico e telematico, per un periodo molto prolungato viola il principio di proporzionalità e non può essere giustificato neanche dalla necessità di potere svolgere attività investigative, di contrasto al terrorismo.
  2. Altro aspetto da prendere in esame attiene al fatto che un così alto periodo di conservazione fa aumentare, in maniera esponenziale, i rischi derivanti dalla violazione dei dati stessi con evidenti ripercussioni sulla tutela dei diritti e delle libertà delle persone fisiche, a cui il Regolamento (UE) 2016/679 riconduce esiti di tipo sanzionatorio molto impattanti.

Tag: PRIVACY 2024 PRIVACY 2024

La tua opinione ci interessa

Accedi per poter inserire un commento

Sei già utente di FISCOeTASSE.com?
ENTRA

Registrarsi, conviene.

Tanti vantaggi subito accessibili.
1

Download gratuito dei tuoi articoli preferiti in formato pdf

2

Possibilità di scaricare tutti i prodotti gratuiti, modulistica compresa

3

Possibilità di sospendere la pubblicità dagli articoli del portale

4

Iscrizione al network dei professionisti di Fisco e Tasse

5

Ricevi le newsletter con le nostre Rassegne fiscali

I nostri PODCAST

Le novità della settimana in formato audio. Un approfondimento indispensabile per commercialisti e professionisti del fisco

Leggi anche

LA RUBRICA DEL LAVORO · 29/10/2024 Fascicolo informatico d'impresa: pubblicate le linee guida

Le linee guida per la creazione, gestione e accesso al fascicolo informatico d'impresa presso i SUAP . Cos'è, a cosa serve, modalità di accesso

Fascicolo informatico d'impresa: pubblicate le linee guida

Le linee guida per la creazione, gestione e accesso al fascicolo informatico d'impresa presso i SUAP . Cos'è, a cosa serve, modalità di accesso

Controllo mail dipendenti: nuove sanzioni dal Garante

Ancora una sanzione significativa dal Garante per la privacy per utilizzo di un software di controllo e back up delle mail dei dipendenti

Cybersicurezza: Direttiva UE 2022/2557 CER e decreto attuativo

Cos'è la direttiva UE 2022/2557 CER (Critical entities resilience) per la sicurezza fisica e cibernetica dell'Unione europea da attuare entro il 18 ottobre. Il decreto attuativo

L'abbonamento adatto
alla tua professione

L'abbonamento adatto alla tua professione

Fisco e Tasse ti offre una vasta scelta di abbonamenti, pensati per figure professionali diverse, subito accessibili e facili da consultare per ottimizzare i tempi di ricerca ed essere sempre aggiornati.

L'abbonamento adatto alla tua professione

Fisco e Tasse ti offre una vasta scelta di abbonamenti, pensati per figure professionali diverse, subito accessibili e facili da consultare per ottimizzare i tempi di ricerca ed essere sempre aggiornati.

Maggioli Editore

Copyright 2000-2024 FiscoeTasse è un marchio Maggioli SPA - Galleria del Pincio 1, Bologna - P.Iva 02066400405 - Iscritta al R.E.A. di Rimini al n. 219107- Periodico Telematico Tribunale di Rimini numero R.G. 2179/2020 Registro stampa n. 12 - Direttore responsabile: Luigia Lumia.

Pagamenti via: Pagamenti Follow us on:

Follow us on:

Pagamenti via: Pagamenti

Maggioli Editore

Copyright 2000-2021 FiscoeTasse è un marchio Maggioli SPA - Galleria del Pincio 1, Bologna - P.Iva 02066400405 - Iscritta al R.E.A. di Rimini al n. 219107- Periodico Telematico Tribunale di Rimini numero R.G. 2179/2020 Registro stampa n. 12 - Direttore responsabile: Luigia Lumia.