I contribuenti che non hanno presentato le dichiarazioni dei redditi possono farlo, con lo strumento del ravvedimento operoso entro il 29 gennaio. In particolare, se il contribuente che non ha presentato la dichiarazione nei termini ordinari, provvede entro 90 giorni con la cd. dichiarazione tardiva, è prevista una sanzione di 250 euro ridotta a 1/10, quindi a 25 euro.
Si precisa che nell'F24 va indicato il codice tributo 8911. Se dalla dichiarazione tardiva emerge un debito d’imposta, il contribuente può rimediare alla violazione versando il tributo, gli interessi (con decorrenza dalla scadenza saltata) e la sanzione per omesso versamento, ridotta in funzione del momento in cui avviene la regolarizzazione. Il 31 ottobre, infatti, è scaduto il termine ultimo per la presentazione:
- delle dichiarazioni dei redditi,
- della dichiarazione Irap,
- del modello consolidato nazionale e mondiale (Cnm)
- del modello 770 (per i sostituti d'imposta).
Infatti, il termine ordinario per la presentazione delle dichiarazioni dell’anno d’imposta 2016 era
- il 30 settembre 2017
- prorogato al 31 ottobre dal Dpcm 26 luglio 2017.
Chi non ha presentato la dichiarazione entro tale data, può rimediare con il ravvedimento operoso, presentando la dichiarazione entro 90 giorni dalla scadenza cioè entro lunedì 29 gennaio 2018, in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati, attraverso i canali Fisconline o Entratel dell’Agenzia delle entrate.