"Anche il semplice errore nelle comunicazioni di assunzione del lavoratore dipendente comporta la revoca dei benefici contributivi pur in presenza di successive rettifiche da parte dell’azienda". Secondo la Dirigenza nazionale dell'Associazione nazionale consulenti del lavoro, l'INPS "con una diffusa operazione di controllo su tutto il territorio - sta già inviando intimazioni di pagamento alle aziende non formalmente in regola con i requisiti di legge".
L'Associazione segnala in particolare l'incomprensibile rigidita dell'INPS nel non accettare correzioni agli errori formali in materia di domande per l'esonero contributivo triennale (oggi abrogato) e ha ritenuto quindi utile e necessario avviare un'azione unitaria di contrasto e risposta, preparando un modello collettivo per la gestione delle problematiche che coinvolgono enti esterni.
Il documento è disponibile per i soci Ancl e scaricabile accedendo al proprio profilo personale sulla piattaforma My Anclsu www.anclsu.com
L'associazione aveva anche indirizzato all'inps qualche giorno fa anche una lettera di protesta relativa al contenuto del messaggio INPS N. 479, nella quale esprimeva: "forte preoccupazione rispetto alla possibilità che entro il termine del 20 dicembre prossimo, l’Istituto possa procedere alla formazione degli avvisi di addebito. Infatti da diverse settimane, questa Associazione sta ricevendo, dai consulenti del lavoro iscritti, numerosissime segnalazioni relative a lettere inviate dall’INPS ai datori di lavoro assistiti dai colleghi, contenenti atti di accertamento di debiti per contributi per lavoratori domestici che, in altissima percentuale, risultano errate ed inerenti debiti contributivi che, per varie ragioni, sono inesistenti." e chiedeva una indagine approfondita per verificare la reale esistenza dei debiti contributivi per evitare l'instaurarsi di inutili contenziosi.
Sul punto, ad oggi, non c'è notizia di un riscontro da parte dell'Istituto.