Dopo l'abrogazione dei voucher INPS per retribuire le prestazioni occasionali con i buoni da 10 euro lordi , i nuovi voucher telematici istituiti dal Governo a partire dallo scorso aprile non hanno riscosso particolare successo. Si parla infatti di :
- poco piu di 10 mila utilizzatori tra i privati,
- poco piu di 32mila datori di lavoro con partita iva,
- meno di 40 mila lavoratori impegnati.
Un vero flop se si confronta ai milioni di prestazioni retribuite con i vecchi voucher. D'altro canto proprio questo utilizzo smodato aveva causato la mobilitazione dei sindacati che segnalavano il probabile scorretto utilizzo di questo strumento in particolare da parte delle grandi aziende.
Il vicepresidente della Federazione Italiana pubblici esercizi ha recentemente sespresso un giudizio complessivamente negativo sui nuovi contratti telematici , giudicado troppo oneroso e complicato il nuovo contratto di prestazione occasionale PRESTO. Anche per Confcommercio la cancellazione dei voucher è stata un grande errore . Il sospetto , anche se nessuno si sbilancia apertamente , è che molti studenti, cassintegrati, impiegati presso negozi o ristoranti nei momenti di picco di attività, o colf o baby sitter con lavori sporadici, siano tornati nel sottobosco del lavoro nero.
Certamente molte aziende hanno sostituito i vecchi voucher con contratti intermittenti , che sono cresciuti in modo esponenziale; il 2017 sta per doppiare i numeri del 2016 e crescono anche i contratti part time o a tempo determinato , e il lavoro straordinario, ove possibile, ma non in misura tale da sostituire in toto i numeri dei vecchi voucher.
Anche per Confagricoltura e Coldiretti i "nuovi strumenti introdotti dal Legislatore stanno creando più di qualche difficoltà operativa". «C’è pure un problema normativo, con regole più ferree in agricoltura, per cui oggi è più facile assumere un lavoratore che utilizzare i nuovi strumenti».
La procedura di ricorso a questo contratto è oggettivamente più complicata di quella dei vecchi voucher e a questo si aggiunge l'attesa maggiore per il pagamento, da parte del lavoratore. I voucher potevano essere riscossi già due giorni dopo la prestazione , ora bisogna attendere il 15 del mese successivo.
La scelta di cancellare i voucher è stata ideologica, per evitare un referendum - ha dichiarato Guglielmo Loy (Uil) . Certo, l’utilizzo dei buoni stava andando fuori controllo, e bisognava intervenire. Si poteva però introdurre una rigida normativa anti-abusi, non operare con l’accetta»