E’ in preparazione un emendamento al DDL bilancio 2018,in materia di processo civile. La manovra infatti è al vaglio delle commissioni parlamentari in vista della discussione al Senato , prevista per fine settimana. La misura è appoggiata dal Ministero della Giustizia quindi ha buone probabilità di essere approvata ed era presente nel progetto di riforma complessiva del Codice di procedura civile, da tempo fermo al Senato. L’obiettivo è tagliare decisamente la tempistica che come noto pesa nella valutazione dell’affidabilità del nostro Paese in tema di amministrazione della giustizia.
L’intervento prevede l’ampliamento del rito sommario di cognizione con giudice unico, in primo grado, a tutte le cause civili. La procedura secondo i dati statistici attuali, dove applicata, consente il dimezzamento della durata dei procedimenti da 840 a 385 giorni, rispetto al rito ordinario. Tale modalità resterebbe riservata alle cause, più delicate, in cui il tribunale giudica in composizione collegiale.
Alla prima udienza il giudice, sentite le parti, decide sulle prove proposte e, evitata ogni formalità non essenziale al contraddittorio, procede nell’istruttoria come ritiene più opportuno e arrivando ad una sentenza semplificata , con possibilità di appello entro 30 giorni dalla pronuncia in udienza.