Alternanza scuola lavoro nel mirino degli studenti ma non solo. Dopo la manifestazione del 13 ottobre scorso, in cui è stata contestata radicalmente, la misura prevista dalla riforma Giannini ed entrata in vigore con Buona Scuola del Governo Renzi , è oggetto di riflessione in tutti i media e nelle sedi istituzionali.
A questo proposito va tenuto presente che qualche giorno fa la ministra dell'Istruzione Fedeli ha assicurato il massimo impegno per migliorare questo istituto che cerca finalmente di realizzare il tanto invocato collegamento tra mondo scolastico e mondo del lavoro, sollecitato di recente anche dal report OCSE. Si tratta infatti dell'obbligo di frequenza presso aziende, enti o comunque realtà economiche , per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, a partire dal terzo anno, n modo da toccare con mano la realta lavorativa; l'obbligo è di 400 ore per gli istituti tecnici, 200 ore per i licei, e le esperienze vanno progettate dai dirigenti scolastici sulla base delle competenze dei ragazzi e del percorso scolastico che stanno seguendo.
Fedeli ha ricordato che l 'ANPAL, la nuova agenzia per le politiche attive del lavoro sta procedendo all' assunzione di centinaia di tutor territoriali cioè preposti proprio al collegamento tra istituti scolastici e aziende, in modo stabile e gestito professionalmente.
Nell'ultimo anno scolastico invece il compito di trovare le aziende e controllare i periodi di formazione esterna degli studenti era in carico alle scuole, per meglio dire ai docenti, che hanno fatto quanto potevano, già oberati dai loro specifichi incarichi formativi. Spesso le famiglie sono state addirittura chiamate ad attivarsi in prima persona o a sopportare oneri economici. In generale pare che i risultati non siano stati soddisfacenti .
Il progetto dei tutor territoriali è triennale ed è stato concordato da ANPAL nei mesi scorsi con il Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali . Verranno assunti professionisti ad hoc, giovani laureati con le competenze adatte a contattare e selezionare le aziende sulla bas delle possibilità formative che offriranno agli studenti, per individuare un percorso il piu possibile individualizzato. Duecento cinquanta tutor sono già attivi ma si conta di arrivare a mille unità nel triennio.
Al tutor "territoriale" sarà affidato anche il compito di gestire tutte le procedure burocratiche che intercorrono tra scuola e impresa. Si prevede, a regime, un tutor ogni 5 scuole secondarie, in modo che sia presente un giorno alla settimana in ogni istituto.
Infine, il tutor sarà chiamato a orientare gli studenti durante l'ultimo anno di frequenza scolastica esaminando le competenze maturate nei periodi di alternanza scuola-lavoro.