Anche i chiropratici e osteopati si apprestano a diventare una delle professioni sanitarie autorizzate dal ministero della Salute al pari di fisioterapisti e infermieri.
Nella conversione in legge del ddl Salute a firma del Ministro Lorenzin si sono discussi la scorsa settimana gli emendamenti degli articoli dedicati alle procedure per le istituzioni delle nuove professioni sanitarie ed è stato accolto con voto unanime un importante emendamento che apre ad iniziative dal basso. Si prevede infatti che il riconoscimento di nuove professioni sanitarie, su tutto il territorio nazionale, alla luce di fabbisogni di salute che non trovano riscontro in professioni già riconosciute, potrà avvenire sia "in fase recepimento di direttive comunitarie o per iniziativa dello Stato o delle Regioni, , oppure su richiesta delle associazioni più rappresentative". Tali associazioni potranno inviare richiesta al Consiglio superiore di sanita entro il 30 aprile di ogni anno . Sarà necessaro il parere del Consiglio superiore di sanità e della Conferenza Stato-Regioni, oltre che la definizione del programma formativo concordato con il Ministero .
Il relatore presidente dellla commissione affari sociali Marazziti afferma che il passaggio in Senato per l'approvazione definitiva della legge non dovrebbe creare problemi .
Il ddl Salute prevede anche novità per gli ordini professionali gia esistenti con misure di controllo dei conflitti di interesse interni e per una maggiore partecipazione e maggiore rappresentanza generazionale e di genere, come ad esempio il limite ai mandati dei rappresentanti e modularità sulla raccolta delle quote di iscrizione e delle sanzioni per violazione del codice deontologico, anche sulla base delle diverse capacità di reddito degli iscritti .