Sgravi contributivi al 50% per i primi tre anni, taglio strutturale del cuneo del 3% , stabilizzazione degli incentivi per apprendistato e alternanza scuola lavoro, maggiori fondi alla formazione tecnologica universitaria, Erasmus anche negli istituti secondari.
Queste alcune misure che fanno parte del piano del Governo per incentivare l'occupazione dei giovani nella legge di bilancio 2018. Ne hanno parlato il presidente del consiglio Gentiloni e il ministro dell'economia Padoan , in un incontro al rientro dalle vacanze estive .
Il programma definitivo sarà presentato il 20 settembre nella nota di aggiornamento del DEF e potrebbe godere, grazie al probabile aumento della stima del PIL 2018, di una dotazione di 2,5 miliardi , solo per il prossimo anno.
Il Governo ha già incassato l"'incoraggiamento" sul tema della questione giovanile da parte del presidente di Confindustria Boccia, che chiede un impegno di 10 miliardi in tre anni per creare 900mila posti di lavoro. A questo fine si è detto d'accordo con la norma anti-licenziamento che prevederebbe, per usufruire dello sgravio contributivo, che l'azienda non abbia effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti e si impegni a non licenziare il giovane assunto per i sei mesi successivi.
Il piano sarà anche condiviso con i sindacati nella prima settimana di settembre. Le misure citate sono ormai certe anche se restano da rifinire i particolari. La principale incognita in questo momento è la soglia dell'età per usufruire degli sgravi . I Ministri dell'Economia e del Lavoro punterebbero a garantire gli sgravi per le assunzioni di soggetti fino 32 anni ma si teme il parere di Bruxelles che di norma non considera i trentenni come platea giovanile cui garantire incentivi .
Un altro aspetto nella riforma del cuneo fiscale che viene preso in considerazione è quello della fiscalizzazione dei contributi non versati, ad evitare che i giovani assunti risentano di tagli alle pensioni future.