Sulla Gazzetta Ufficiale n. 181 del 4 agosto 2017, è stato pubblicato il Decreto Legislativo 20 luglio 2017, n. 118, con le disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 20 giugno 2016, n. 116, in materia di licenziamento disciplinare nella pubblica amministrazione. Le novità riguardano in particolare, l’introduzione di un obbligo generale per tutte le pubbliche amministrazione di comunicare all’Ispettorato per la funzione pubblica l’avvio e la conclusione dei procedimenti disciplinari e del relativo esito.
Inoltre i procedimenti saranno monitorati cosi come l’eventuale provvedimento di sospensione cautelare del dipendente con costanti comunicazioni per via telematica dalle amministrazioni interessate a all’Ispettorato per la funzione pubblica. Il nuovo testo ha ottenuto dopo l’esame preliminare del Consiglio dei ministri, l’approvazione della Conferenza Stato Regioni nonché di quella Unificata.
Ricordiamo che la riforma Madia ha apportato importanti modifiche sia nelle assunzioni che nei licenziamenti nel pubblico impiego .
Tra il 2018 e il 2020, chi da tre anni, anche non continuativi, degli ultimi otto è a servizio della P.a ha possibilita o di essere assunto, se è entrato per concorso potrà oppure rientrera in una riserva pari al 50% nei futuri bandi di concorso .
Sui licenziamenti , se è vero che è rimasto in vigore l'art. 18, sono state anche chiaramente previste le causali che vanno dallo scarso rendimento alla cronica condotta illecita. I tempi per arrivare a decidere sulla sanzione si riducono da quattro a tre mesi e a un mese per tutti i casi di flagranza. C'è un tetto al risarcimento in caso di licenziamento illegittimo , pari al massimo a 24 mensilità.
Il nuovo testo unico del pubblico impiego inoltre prevede sdal 1 settembre 2017 l'attribuzione all'Inps della responsabilita degli accertamenti medico legali in caso di assenze per malattia che sarà operativo dal 1 settembre.