Dopo l'approvazione del Consiglio dei ministri dei tre decreti necessari all'attuazione della legge delega sul Terzo settore e la pubblicazione in Gazzetta dell'ultimo decreto la riforma del Terzo Settore prende il via.
Si tratta in particolare dei provvedimenti che regoleranno il nuovo Codice del Terzo Settore, la disciplina dell' Impresa sociale e la riforma dei criteri per l'accesso al Cinque per mille. I decreti sono stati a lungo discussi nelle commissioni parlamentari
Ecco gli estremi dei decreti:
- il 18 luglio 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 111/17 sul 5 per mille
- il 19 luglio 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 112/17 sulla disciplina dell’impresa sociale
- il 2 agosto 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 117 del 3 luglio 2017 Codice del Terzo Settore
La riforma riguarda più di 300.000 organizzazioni associative, cooperative e di volontariato e coinvolge più di 6 milioni di cittadini e contiene norme di sostegno fiscale e finanziamento di sviluppo di progetti innovativi, che intendono dare impulso alla crescita di un Terzo Settore trasparente, efficace, radicato nelle comunità e capace di affrontare sfide ambiziose.
La nuova normativa mette infatti a disposizione del Terzo Settore risorse pari a 190 milioni che saranno investite in :
- nuovi incentivi fiscali,
- un Fondo progetti innovativi,
- sviluppo del Social bonus,
- lancio dei Titoli di solidarietà,
- incremento della dotazione del Fondo per il Servizio Civile in modo da accrescere, anche per il 2018, i posti disponibili.
Anche in questo campo il governo punta a una informatizzazione con una banca dati nazionale:il Registro Unico del Terzo Settore. Lo strumento sarà avviato, gestito e aggiornato dalle Regioni ma utilizzerà un'unica piattaforma nazionale , la cui iscrizione sarà necessaria per accedere a tutti i servizi.
In materia di IMPRESA SOCIALE sono previsti :
- un ampliamento dei campi di attività (commercio equo, alloggio sociale, nuovo credito, agricoltura sociale, ecc.);
- diventa possibile la distribuzione degli utili anche se parziale e
- incentivi all'investimento di capitale per le nuove imprese sociali con la deducibilita del 30% dell'investimento , analogamente a come avviene oggi per le startup innovative tecnologiche.
Inoltre prenderà avvio il Fondo di garanzia e per il credito agevolato dedicato proprio alle imprese sociali con una dotazione di 200 milioni.
Infine sul CINQUE PER MILLE: il decreto porta a compimento la riforma strutturale iniziata con la Legge di Bilancio 2015, che ha attribuito risorse in modo stabile per 500 milioni all'anno, accelerando i tempi di erogazione, e introducendo criteri innovativi nel riparto delle risorse per renderne del tutto trasparente l'utilizzo.