Da sabato 17 giugno al 15 luglio 2017 è possibile inviare la domanda all’INPS per l’anticipo pensionistico con APE sociale . Uguali scadenze per l’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci, senza indennità .
Sono stati infatti pubblicati venerdi pomeriggio in Gazzetta Ufficiale due decreti attuativi della normativa contenuta nella recente legge di bilancio.
- Il primo, DPCM n. 88 del 23.5.2017 , sull'APE SOCIALE , regolamenta la possibilità di anticipare la pensione per chi ha compiuto 63 anni, ha versato 30 anni di contributi e ha una situazione di difficoltà tra le seguenti: disoccupazione da almeno 3 mesi, familiari disabili a carico, una invalidità pari o superiore al 75%, aver svolto un lavoro usurante per almeno 6 anni negli ultimi 7. Per questi lavoratori lo Stato assicura una indennità erogata dall’ Inps fino al momento dell’età della pensione di vecchiaia, ossia 66 anni e 7 mesi.
- Il secondo. DPCM n. 87 del 23.5.2017 invece regolamenta l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per lavoratori cd. Precoci, ovvero chi ha ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni, e ha versato 41 anni di contributi, purche rientri fra le categorie in difficoltà descritte sopra . Per questa categoria non è prevista alcuna indennità sostituiva ma si accede direttamente al proprio trattamento pensionistico .
Nello stesso giorno l'inps ha pubblicato le circolari n. 99 sull'anticipo lavoratori precoci e n. 100 sull'APE sociale, con le istruzioni procedurali sui requisiti e l'invio delle domande .
Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha confermato infatti che l’Istituto era già pronto per accogliere le domande telematiche di Ape sociale con i propri applicativi online . I decreti sono stati attesi al lungo in quanto la misura è a regime già dal 1 maggio 2017 ma è stato piu volte garantito che gli aventi diritto, una volta accolta la domanda riceveranno anche gli arretrati. Va ricordato che la domanda da inviare entro il 15 luglio si riferisce alla verifica dei propri requisiti; una volta ottenuta la conferma si dovrà procedere alla domanda effettiva.
Per le altre forme di anticipo pensionistico che non prevedono l’ indennità INPS, cioè l’APE volontario e l’APE aziendale, i decreti attuativi sembrano ancora piuttosto lontani. Sono infatti da mettere a punto i meccanismi finanziari e soprattutto i tassi massimi che gli istituti di credito potranno applicare sul prestito pensionistico che garantirà ai lavoratori la pensione anticipata , sempre a 63 anni.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha sottolineato che con queste misure «viene data l’opportunità a 60 mila lavoratori in condizioni di difficoltà, per il 2017, di anticipare fino a tre anni e sette mesi l’età di pensionamento, con potenziali effetti positivi anche sul ricambio generazionale in azienda».