Stabilire se un’impresa sia o meno una PMI non è semplice come sembra. A dirlo è la “ Guida dell’utente alla definizione di PMI” pubblicata dalla Commissione Europea nel 2015.
La guida contiene:
- particolari e spiegazioni sulla definizione di PMI entrata in vigore il 1° gennaio 2005;
- un modello di dichiarazione che le singole imprese possono compilare al fine di determinare la loro condizione di PMI nel momento in cui presentano una domanda nel quadro di un programma di assistenza alle PMI.
La Guida si propone di essere un orientamento generale per gli imprenditori e altri soggetti interessati nell’applicazione della definizione di PMI ma avverte di non avere valore legale e di non essere vincolante per la Commissione Europea che la emana. La raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 124 del 20 maggio 2003, pag. 36, costituisce l’unico riferimento autentico per determinare le condizioni relative alla qualifica di PMI.
La Commissione dà atto dell’importanza della definizione delle PMI in quanto destinatarie principali delle misure di assistenza e aiuti comunitari. La definizione di PMI si applica a tutte le politiche, i programmi e le misure che la Commissione europea elabora e gestisce. Si applica inoltre a quegli aiuti di Stato per i quali non esistono orientamenti ad hoc applicabili .
Posto questa premessa vediamo come possono suddividersi le PMI in relazione al fatturato e ai dipendenti occupati, rimandando poi alla Guida della Commissione Europea che si allega per maggiori approfondimenti.
Categoria di impresa |
Effettivi: unità lavorative-anno (ULA) |
Fatturato annuo |
Totale di bilancio annuo |
Medie imprese |
< 250 |
≤ 50 milioni di euro |
≤ 43 milioni di euro |
Piccole imprese |
< 50 |
≤ 10 milioni di euro |
≤ 10 milioni di euro |
Microimprese |
< 10 |
≤ 2 milioni di euro |
≤ 2 milioni di euro |