Il contratto del settore tessile abbigliamento e moda industria, applicato in circa 46.000 aziende per circa 420.000 addetti è scaduto lo scorso 31 dicembre 2019.
In attesa della ripresa delle trattative per il rinnovo 2020-2023, le organizzazioni sindacali hanno messo a punto una piattaforma unitaria con le richieste dei lavoratori da sottoporre alle organizzazioni datoriali che fanno capo a Confindustria. Vediamo quali sono le proposte sul tavolo:
Retribuzioni
La richiesta economica è di 115 euro medi ( per il 3° livello super) sui minimi tabellari, inoltre è stata richiesta la trasformazione dell'elemento di garanzia retributiva in elemento perequativo con l'innalzamento economico - dagli attuali euro 300 ai 450 euro annui - in tutte quelle imprese che non esercitano la contrattazione di 2° livello.
Welfare
Sul fronte del "welfare" contrattuale è stato richiesto di incrementare il contributo aziendale per la previdenza complementare Previmoda e di promuovere l'iscrizione allo stesso fondo attraverso informazioni periodiche ai non iscritti. Inoltre, è stato richiesto di definire misure di contrasto all'evasione del contributo economico dovuto per il fondo di assistenza sanitaria Sanimoda.
Diritti
Al fine di arginare i fenomeni di dumping contrattuale, devastanti per il sistema della moda e per il made in Italy, i sindacati chiedono che le aziende si impegnino a non commissionare lavoro ad aziende terze che applicano contratti diversi da quelli firmati dalle OO. SS. maggiormente rappresentative sul piano nazionale e a stabilire metodi e modalità di controllo congiunto per monitorare l'effettività della prescrizione.
Per quanto riguarda il tema dei diritti individuali si prevede l'adozione di un avviso comune per la promozione del rispetto delle culture, delle persone. In particolare, che le vittime di violenza di genere possano usufruire di una indennità pari a due mensilità aggiuntive, oltre alle tre mensilità a carico dell'INPS previste dalla normativa e, a richiesta, essere trasferite ad altre sedi di lavoro per garantirne la tutela e che possano essere assistite nei processi di reinserimento lavorativo e che, in caso di accertato comportamento lesivo della dignità della persona, possano essere previste misure di contrasto adeguate .
Per quanto riguarda il delicato tema della malattia, è stato richiesto nel documento l'esclusione del ricovero ospedaliero e delle terapie salva vita dai periodi di raggiungimento del comporto.
Per la formazione si chiede di istituire la figura di delegato alla formazione, a livello aziendale o distrettuale per le aziende piu piccole .
Sull'inquadramento nel documento è presente la richiesta di passaggio automatico al livello superiore nel caso di svolgimento di due o più mansioni all'interno dello stesso livello di inquadramento
Lultimo accordo firmato il 21 febbraio 2017 è in vigore dal 1° aprile 2016 al 31.12.2019 ( e fino alla data del rinnovo ) e prevede la seguente tabella retributiva e:
Livello |
Paga Base |
Contingenza |
EDR |
Somma |
1 |
€ 1208,08 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 1208,08 |
2 |
€ 1519,38 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 1519,38 |
2 S |
€ 1553,24 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 1553,24 |
3 |
€ 1599,31 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 1599,31 |
3 S |
€ 1635,79 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 1635,79 |
4 |
€ 1674,51 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 1674,51 |
5 |
€ 1760,3 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 1760,3 |
6 |
€ 1879,2 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 1879,2 |
7 |
€ 2001,17 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 2001,17 |
8 |
€ 2121,88 |
€ 0 |
€ 0 |
€ 2121,88 |
L'intesa del 2017 aveva previsto un aumento complessivo pari a 90 euro ( tra minimi e welfare contrattuale) nei 45 mesi di vigenza, con aumento sui minimi salariali di 70 euro (4° livello), suddiviso in tre tranche: dal 1° aprile 2017, 25 euro; dal 1° luglio 2018, 25 euro; dal 1° luglio 2019, 20 euro.
Era stato anche definita una modalità di rivalutazione dei minimi retributivi contrattuali in base all'andamento effettivo dell'inflazione, misurata secondo l'indice Ipca, comunicato dall'Istat nel mese di maggio di ogni anno. La base retributiva di riferimento per il periodo di vigenza del contratto è stata definita in euro 1.715,00 lordi (al quarto livello).